Giardini d’acqua nel Perigord

A Carsac, ai confini con la Dordogne

L’originalità di questi giardini d’acqua risiede negli elementi che li compongono: vari tipi di bacini, acque tranquille, brevi cascate, ruscelli trasparenti e una lussureggiante vegetazione acquatica
con sedici diverse varietà di loto d’Asia e d’America.

Quattrocento anni dopo i grandi bacini d’acqua di Versailles, (che erano vasche geometriche con funzioni decorative dentro giardini altrettanto formali), in Francia i giardini d’acqua si sono evoluti secondo concezioni e modelli assai diversi. Dopo il parco all’inglese che prevedeva laghetti “naturali”, l’acqua di un giardino la si è sempre concepita in stretta simbiosi con la flora.

Foto di: Francesco Morgana

The originality of these water gardens lies in the elements that compose them: many types of pools, calm waters, short falls, transparent streams and a luxurious aquatic vegetation with sixteen different varieties of Asian and American Lotus.

A tu per tu con la natura

Nelle foto: Laghetti e ruscelli sono contornati dal prato, e passano attraverso gruppi di conifere di diversa età e altezza con molta naturalezza.

Nell’800, anche per la botanica, l’Europa era curiosa di conoscere quel che c’era negli altri continenti e molti furono gli importatori di nuove specie vegetali: un lavoro di ricerca che portò, soprattutto in Francia e in Inghilterra, a un
grande arricchimento della flora utilizzata nei giardini. Per quelli d’acqua si aprirono grandi possibilità, perché poche erano le piante acquatiche usate in precedenza. Ci fu nella seconda metà dell’800 una vera e propria infatuazione
per un fiore venuto dalla Cina, la ninfea.

Piante acquatiche – le ninfee

Le ninfee rustiche tra tutte le Nymphaeacee sono le più semplici da coltivare. Esse
spariscono completamente durante la brutta stagione e sono in grado di resistere
all’inverno più rigido, a patto che il loro rizoma non venga toccato dal ghiaccio. Tutte
le ninfee amano posizioni soleggiate e acqua calda. Le ore di sole giornaliere dovrebbero
essere almeno sei per favorire una buona fioritura. Sono poche le varietà che sopportano posizioni semi ombreggiate (Hermine, Comanche). Queste piante iniziano a vegetare alla fine dell’inverno quando l’acqua incomincia a riscaldarsi. Dapprima si sviluppano le foglie e solo più tardi, a metà primavera, spuntano i fiori. La crescita maggiore avviene nei mesi caldi dell’estate. In autunno con la diminuzione della temperatura, la crescita rallenta fino a fermarsi del tutto alla fine di ottobre.

A seconda delle specie la profondità d’impianto può variare da 15 a 200 centimetri. Il rizoma si ancora tenacemente alla terra del fondo e produce lunghi piccioli che terminano alla loro estremità con una foglia solitaria. Le foglie sommerse durante la crescita sono arrotolate a cornetto. I fiori, che possono raggiungere i 20 centimetri di diametro come nella Attraction, si aprono alle dieci del mattino e si chiudono alle cinque del pomeriggio, per tutta la stagione di fioritura che va da aprile a settembre. Dopo la fecondazione i petali e i sepali si chiudono per formare un frutto globoso e coriaceo che può contenere fino a 1500 semi. I frutti si staccano dopo la maturazione per svernare sul fondo del laghetto. In primavera i semi rimontano in superficie per essere dispersi dal vento e dagli uccelli acquatici. Ogni ninfea è in grado di coprire circa un metro quadrato. La limitazione delle foglie è un piccolo accorgimento che ci permetterà di ottenere una fioritura più abbondante.

Four hundred years after the water pools of Versailles (geometric pools with decorative functions inside equally formal gardens) in France, water gardens have evolved according to highly different conceptions and models. After the English-style park, which implied the presence of natural ponds, the water of a garden has always been designed in close symbiosis with the vegetation. Ponds and streams are framed by the lawn, and they naturally pass through groups of conifers of different age and height.

Nelle foto: Un solido contrafforte di pietre cementate sostiene il canaletto dell’acqua.
Una bella ed elaborata ringhiera in ferro battuto verde-azzurra che incornicia il passaggio.

In questo giardino d’acqua le ninfee risultano protagoniste assolute: sono presenti in ben sedici varietà (una vera collezione) ed anche se la situazione orografica non è quella abituale (di solito prosperano in acque lente e limacciose) la loro ambientazione in una zona collinare con boschi di conifere è molto interessante e suggestiva.
Le ninfee più note sono quelle dipinte a più riprese dal pittore impressionista Monet nella sua proprietà di Giverny, in una situazione di verde esuberante con alte piante affacciate sullo specchio d’acqua; un’immagine di verde panico percorso da mitiche acque madri. Qui l’atmosfera è tutt’altra, meno decadente e più vitalistica. Il declivio dolce dei colli viene sottolineato da macchie di bassi arbusti e forti gruppi di grandi alberi, per non parlare delle
massicce e insieme eleganti architetture rustiche d’epoca. Un paesaggio dominato dal prato verde chiaro, dolcemente sinuoso e solcato da acque limpide, decorato da un trionfo di delicate ninfee, preziosa macchia di colore. L’altra qualità di questo “paesaggio d’acqua” sta nei diversi scorci che si susseguono grazie ai dislivelli
e all’andamento curvo dei dossi. In effetti è un paesaggio tutto convesso, che trova, con l’acqua e le grandi ninfee, un armonico contrasto fatto di delicate consonanze. Invece che “tonale” come quello di Monet, questo lo si potrebbe definire un moderno giardino “timbrico”.

In Edicola

Nelle foto: Un campo pieno di Dactylorhiza fiorite.

In the 1800, also in botanic, Europe was eager to know what there was in the other continents and many were the importers of new vegetable species: a research that led, above all in France and England, to a great enrichment
of the flora used in the gardens. For water gardens, new opportunities opened up, since they were the same water plants previously employed. In the second half of the 1800, there was a real infatuation for a flower coming from China, the nymph. In this water garden, the nymphs were absolute protagonists: they are present in as much as sixteen varieties (a real collection) and even if the orographic situation is not the usual one (usually they dwell in quiet and muddy waters) their environment, in a hilly area with confer forests, is very interesting and suggestive.
The most famous nymphs are those painted on several occasions by the impressionist painter Monet, in his estate in Giverny, in a lively-green surrounding with tall procumbent trees over the body of water: an image of panic green crossed by mythical mother waters. Here the atmosphere is utterly different, less decadent and more vitalistic. The mild descent of the hills is underlined by spots of short bushes and strong groups of big trees, not to mention the massive but elegant vintage rural architectures.


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