Geometrie rigorose e materiche sospese nella luce

In questo progetto dell’architetto perugino Mauro Zucchetti, la struttura, quasi interamente vetrata, sembra dilatarsi nel giardino circostante e smaterializzarsi, quasi a voler negare l’antica separazione tra interni domestici e paesaggio circostante.
Rigore geometrico e formale, uso di materiali tradizionali e contemporanei valorizzati nella loro matericità dalla luce naturale e artificiale, progettazione esecutiva sia degli arredi che dei particolari tecnologici concorrono a un controllo totale e dettagliato dell’organismo architettonico.Secondo il pensiero progettuale dell’architetto perugino, il lavoro del progettista deve muoversi dal disegno preliminare arrivando all’esecutivo, che altro non è che il trasferimento nella realtà dell’archetipo.
Il nucleo centrale della struttura, caratterizzato da pareti completamente vetrate su tre lati, è stato concepito come un doppio volume a pianta aperta che ne contiene al suo interno un altro, assolutamente autonomo, destinato ai servizi e agli impianti tecnologici; attorno a questo volume minore si distribuiscono in modo fluido e funzionale la zona living, la zona pranzo e la cucina.Centralità del progetto: l’edificio a pianta aperta e doppio volume si apre al giardino circostante.
La luce naturale definisce gli spazi.
Innovazione: una struttura centrale autonoma e autoportante è destinata ai vani di
servizio e agli impianti tecnologici.
Uso dei materiali: copertura in lamellare; struttura in acciaio assemblato a secco con facciate continue in vetro e alluminio.
Nuove tecnologie: frangisole elettronici con sensori che ne azionano il meccanismo automatico.L’edificio si apre completamente lungo la parete nord creando una specie di grande ambiente porticato che si dilata nel verde del giardino circostante. Alla struttura principale, realizzata con un telaio in acciaio con facciate continue in vetro e una copertura a volta in legno lamellare, si appoggia un volume più piccolo realizzato in muratura tradizionale di laterizio e tetto a capanna dove trova posto la zona notte: in  questo modo la ripartizione funzionale interna si mostra attraverso un utilizzo diversificato di forme e materiali.
Il rigore geometrico del progetto e dei volumi, accentuato dal l’utilizzo di materiali freddi come il cristallo e l’acciaio, viene ammorbidito dall’uso di toni caldi per gli arredi e per le finiture, con una cura speciale per dettagli e le atmosfere.Nato a Perugia il 05/10/59, si laurea in Composizione Architettonica a Firenze. Dal 1986 al 1990 è co-fondatore dello studio Eidos associati la cui attività è incentrata verso la progettazione di spazi pubblici e ristrutturazioni private. Dal 1989 al 1990 collabora con lo studio Gemignani di Firenze, partecipando a progettazioni esecutive nel campo dell’edilizia residenziale. Da 1992 ha collaborato all’attività didattica sia della facoltà di Ingegneria di Perugia, sia dell’Istituto Europeo di Design.
Dal 1990 fonda lo studio di Architettura in Perugia che si occupa principalmente di progettazione, spaziando dalla realizzazione di edifici specialistici a quella di edifici privati, ristrutturazioni, senza mai rinunciare all’interior design e alla partecipazione a Concorsi d’Architettura. Il suo lavoro si basa su di una metodologia rigorosa che trova il proprio fondamento nella particolare cura data alla fase esecutiva del progetto e al dettaglio, e che permette di mantenere, dal grande edificio al singolo mobile di arredo, lo stesso grado di qualità e finitura.

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)