In un’antica officina milanese

Ci troviamo a Milano, nel cuore pulsante di un’area un tempo occupata da fabbriche, che si sta rapidamente trasformando in un nuovo centro creativo della città mantenendo, con coerenza stilistica, il carattere industriale degli edifici. L’architettura composta, quasi austera degli esterni, si riflette negli interni del loft, che trova nello spazio attorno al fuoco il suo fulcro vitale. Disegnato dall’architetto, si apre con un volume bianco, lineare, con la putrella di metallo verniciato all´imboccatura, in richiamo al sapore minimale degli esterni. La canna fumaria in acciaio, a vista, è anch´essa una citazione industriale. Interrompono il minimalismo, sottolineando il contrasto tra volumi puliti e spazi intimi, i tronchi accatastati a lato. La pedana-sedile in faggio funge anche da gradino della scala che sale nel soppalco, ideato come una balconata che si affaccia su tre lati del loft e unisce virtualmente i due piani. Sono le grandi travi a vista a sottolinearne la continuità: in basso il calore del fuoco e delle parole, in alto il calore delle relazioni.Marco Oscar Barzaghi, architetto
Nasce a Milano nel 1963. Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano e inizia una intensa attività di collaborazione con alcuni studi di progettazione. Dal 1991 partecipa a diversi progetti, tra cui l’ampliamento dell’ospedale Maggiore di Lodi, il progetto del nuovo Porto Turistico di Loano, ed i concorsi internazionali per la città di Bucarest e Graz. Nel 1993 apre il suo studio professionale MABOARCHITETTURA a Milano. Dal 1994 al 1998 inizia l’attività didattica con il prof. Tartaglia. Nel 1999 si specializza nella valutazione paesistica dei progetti al dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali del Politecnico di Milano. Negli ultimi anni svolge una intensa attività di progettazione con strutture alberghiere e si occupa di ideazione e realizzazione di show-room e abitazioni private. Collabora stabilmente con il Tribunale di Milano come Consulente Tecnico d’Ufficio per le sezioni civili ed è consulente di parte per amministratori condominiali e Società. Svolge consulenza per una Società di costruzioni di Bioedilizia.Il carattere industriale originario della struttura è stato sapientemente ricreato dalle grandi lampade a soffitto, dalla leggiadra scala, fino al ballatoio del soppalco in acciaio, volutamente aperto per creare fluidità fisica e visiva con l’area pranzo sottostante.Il modulo in maiolica di ampie dimensioni è l’elemento dominante di questo camino, grazie al quale è possibile creare infinite soluzioni di flessibilità compositiva e formale, in base alle proprie esigenze.
Dalle linee sobrie ed essenziali, è realizzabile in una molteplicità di colori, il rivestimento accoglie un monoblocco a tre vetri che garantisce un forte impatto scenico.
La visione del fuoco è esaltata dalla massima espressività del vetro, caratterizzato dai profili metallici.Il colore prende forma
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