Una villa nei dintorni di Roma dove la natura è ancora intatta. La modernità dell’intervento sta nel concepire gli spazi interni in modo libero e creativo A modern project because interiors are designed in a free and creative manner Progetto di Massimiliano Vinci, architetto In questa casa extraurbana ristrutturata dall’architetto Massimiliano Vinci c’è una chiave interpretativa con cui leggere il progetto, un segno forte nel suo modo di operare che è visibile in tutto l’intervento. Si tratta di un fatto concettuale: la voluta mancanza di gerarchie tra i singoli volumi, la volontà di porre ogni spazio come protagonista individuale in un insieme dove ogni stanza è una primadonna e canta fuori dal coro. Malgrado vi sia una continuità nei colori e nei materiali che tende a leggere in modo unitario tutti gli spazi. This suburban house renovated by architect Massimiliano Vinci has an interpretive key with which to read the plan, a hallmark of his that is visible throughout. It is conceptual: the deliberate lack of hierarchy between individual volumes, and the desire to personalise every space so that each one sings like a prima donna above the choir. Verso la salita la casa originale aveva un solo piano, poi si è scavato e si sono aperte le finestre al piano terra. Fuori si è potuto organizzare una zona pranzo all’aperto con un barbecue in cemento a vista di linea molto moderna. Un soggiorno moderno scandito dalle linee di fuga Uno scivolo, coperto da vetrate come una veranda, conduce alla parte della casa adibita a esposizione di quadri. Il salotto principale è caratterizzato da forme semplici, i due divani di Le Corbusier riediti da Cassina, e da materiali A ramp covered by a glazed porch leads to the part of the house used as a display for paintings. The living room is characterized by simple shapes, two sofas designed by Le Corbusier and refashioned by Cassina, and by very expressive materials like white leather and the colour of terracotta. È l’estetica della sorpresa di derivazione barocca, ma anche un modo di vedere la casa più permissivo, meno autoritario e programmato. Qui non vince l’omogeneità, ma la difformità; non c’è un filo conduttore, anzi, il filo conduttore è proprio la mancanza di una logica ferrea, come è successo nell’arte dei giardini quando a quello formale tipico degli stati assolutisti si è sostituito il parco all’inglese naturale e “spontaneo”. Entrando dall’ingresso principale troviamo il salone corredato dalla minimale presenza dei due divani bianchi storici di Le Corbusier, dagli importanti quadri alle pareti e dalle grandi vetrate, in parte scorrevoli, che danno una percezione del giardino in continuità con l’interno. A un altro livello troviamo il “pensatoio”, un ambiente che fa da filtro tra il salone, la zona notte e la scala che porta alla mansarda. Nevertheless, there is continuity in the colours and materials that brings all the spaces together. The idea comes from the Baroque aesthetic of surprise, but it is also a way to see the house as more permissive, less authoritarian and schematic. Here homogeneity takes a back seat; instead it is the differences that create an underlying theme. The main theme is the lack of any iron logic. In fact, the same happened in landscape gardening art when the formal gardens of absolutist states were been replaced with the English-style natural and ‘spontaneous’ park. Entering the main salon one finds the minimal presence of two classic white Le Corbusier sofas, impressive paintings on the walls and large windows, some sliding, that provide a view of the garglass walls that delineate the space without disrupting the continuity, creating, through the alternation of different heights, the pleasurable effect of being able to see new perspectives. The lower floor is in visual communication with the central hall.
CONTROLLO SOLARE Una delle caratteristiche principali delle vetrate isolanti è quella di bloccare dal 96 al 99% dei raggi infrarossi invisibili, quelli che conducono il calore, garantendo così il benessere interno. Questi vetri riescono infatti a filtrare il calore senza causare la perdita di luce naturale. VETRATE ISOLANTI L’estetica dei piani sfalsati Dal soggiorno si vede, come in un acquario, la zona pranzo Come il pavimento, anche la parete è in quadrotti colore cotto. Una decorazione minimalista: lo scheletro di un albero eroso dall’acqua. Le due poltroncine sono di Le Corbusier per Cassina. Like the floor, the wall uses terracotta coloured squares. Il salotto ha un tappeto di pelli quadrate di cavallino. Le sedute sono pezzi classici progettati da architetti razionalisti intorno al 1930, riediti da Cassina. Il tavolino rotondo in primo piano è di Eileen Green. PANNELLI IMBOTTITI FONOASSORBENTI Molto in voga negli anni Trenta per ragioni sia funzionali che stilistiche, i pannelli imbottiti sono per l’occhio una presenza morbida e per l’udito un’attenuazione del rimbombo che le pareti ripulite di tutto fatalmente producono. Il loro utilizzo di elezione sta nel rendere ovattata la biblioteca. I meravigliosi soffitti a gradoni ripresi dal Post modern
Il soffitto a gradoni, unito alle luci cilindriche attaccate al soffitto, richiama alla memoria il lusso protomoderno della Vienna inizio secolo La zona cucina e snack è dominata dal caldo colore aranciato dei legni e del dipinto Sgabelli in acciaio Stuart. Le luci cilindriche sono della Limburg. Gli sgabelli in primo piano in acciaio e cuoio sono di Stuart. La cucina di base è di Ferretti integrata da mobili disegnati dall’arch. Massimiliano Vinci. La continuità al piano inferiore è sottolineata dall’utilizzo dello stesso tipo di pavimento in doghe di legno di castagno al naturale, pavimento che ritroveremo anche nella zona notte, mentre il salone e il pensatoio sono le uniche parti della casa in cotto per sottolineare la centralità delle loro funzioni. Il camino, la cui fiamma nella grande bocca arde direttamente da terra a un’altezza più bassa rispetto al livello del pavimento in legno, è composto di materiali tradizionali quali le travi di castagno e la pietra, due presenze volutamente forti. The large fireplace, the kitchen-dining area and, at a different height, the television, music, and toilet areas are located in the central portion. Continuity with the lower floor is highlighted by the use of the same type of floor staves in chestnut wood that are also found in the sleeping area, while the lounge and ‘pensatoio’ are the only parts of the house in brick, helping to emphasize the centrality of their functions. QUALITÀ DELL’INTERVENTO Uno stiloso tavolo da pranzo tra pareti di pietre irregolari Un piano interrato diventa bello e prestigioso grazie alle luminose coperture da serra o da veranda e alla porta vetrata che permette di vedere la scala d’ingresso Anche il lavamani per ospiti è ricoperto con lastre di pietra bionda con varie tonalità Presenze che coinvolgono tutta la parete con un effetto di caduta frenata dall’alto amplificato dalla luce indiretta. Attraversando poi un trilite in pietra dorata si entra nella zona cucina-pranzo, uno spazio ancora una volta aperto dove la cucina a isola, inquadrata tra due pareti foderate di pietra, comunica con la zona pranzo attraverso due quinte di cristallo trasparente. Anche in questo caso i cristalli, per dare una sensazione di completa fluidità, non toccano mai le pareti. Adiacente alla cucina abbiamo un’ala dedicata alle opere d’arte. Passing through a trilith in gilded stone we enter the kitchen-dining area, again an open space with a kitchen island, framed between two walls lined with stone, that communicates with the dining area through two screens of transparent glass. Also in this case the glass panels, to give a feeling of complete fluidity, never touch the walls. Adjacent to the kitchen there is an area dedicated to works of art. Alte sedie laccate di nero disegnate da Rennie Mackintosh e ora riedite da Cassina. Davanti al camino un divano e una chaise longue in pelle nera di Le Corbusier riediti da Cassina. Letto con grande testiera in pelle capitonnè della Knoll International. OPUS INCERTUM
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