Fumetti: Corto Maltese


I fumetti di Casa felice

«Corto Maltese non morirà…» – ha dichiarato una volta Hugo Pratt –
«…Corto Maltese se ne andrà perché in un mondo dove tutto è elettronica, è calcolato, tutto è industrializzato, non c’è posto per un tipo come lui.»

Corto Maltese (il suo nome somiglia a uno pseudonimo: in argot spagnolo corto vuol dire rapido, maltese indica la sua provenienza) è un marinaio ed avventuriero degli inizi del ventesimo secolo (dal 1900 agli anni Venti). Il padre è un marinaio inglese di Tintagel King’s Arthur Castle in Cornovaglia, nipote di una strega dell’Isola di Man; sua madre è una gitana di Siviglia, la Niña di Gibraltar, modella del pittore Ingres. Trascorre la prima infanzia prima a Gibilterra, poi a Cordova, viene poi mandato dalla madre a La Valletta a studiare alla scuola ebraica del rabbino Ezra Toledano, che lo inizia ai testi dello Zohar e della Cabbala. Quando Amalia, la cartomante si accorge che Corto non possiede la linea della fortuna sulla mano sinistra, Corto Maltese prende un rasoio d’argento di suo padre e se ne incide una da solo. Porta un orecchino all’orecchio sinistro, seguendo una tradizione già presente nel XIX secolo nella Marina Mercantile Inglese.
L’orecchino all’orecchio destro, invece, era in uso nella Marina da Guerra, sempre in Inghilterra. Pare che portarlo all’orecchio sinistro sia un simbolo anarchico.
Il personaggio debutta nel fumetto a puntate Una ballata del mare salato (1967), una storia di pirati ambientata nelle isole del Pacifico agli inizi della prima guerra mondiale.

Corto Maltese impersona lo scetticismo dell’autore riguardo le convinzioni nazionalistiche, ideologiche e religiose. Corto fa amicizia con persone di tutti i tipi: il criminale russo Rasputin (nessuna relazione storica con il personaggio omonimo realmente esistito, anche se il Rasputin di Pratt è fisicamente modellato su quello storico), il piccolo
ereditiero inglese Tristan Bantham, la strega voodoo Bocca Dorata, lo sciamano Shamael e il professore universitario ceco Jeremiah Steiner (anch’esso esistito sotto il nome di Rodolfo Steiner). Inoltre incontra molte figure storiche reali,
fra cui Jack London, Ernest Hemingway, Gabriele D’Annunzio, Herman Hesse, Butch Cassidy, il generale russo Roman von Ungern-Sternberg ed il turco Enver Pasha. Le persone che incontra lo trattano con grande rispetto, come quando una telefonata a Josif Stalin lo libera dagli arresti mentre è incarcerato sul confine fra Turchia e Armenia. Le storie di Corto Maltese spaziano dalle avventure storiche alle sequenze oniriche.

Vita di Corto Maltese
Corto Maltese nasce il 10 luglio 1887 a La Valletta, nell’isola di Malta. È figlio della Niña di Gibilterra e di un marinaio
della Cornovaglia di cui non si conosce il nome. La Niña di Gibilterra era una donna gitana, nata a Siviglia, che praticava la magia e la lettura della mano.
Corto, durante la sua infanzia, legge i grandi autori dell’avventura come Stevenson e Melville.
A soli 13 anni, nell’anno 1900, lo troviamo in Cina dove assiste e forse partecipa alla guerra dei Boxers. Nel 1904 Corto si imbarca sul Vanità Dorata. Fa scalo a Buenos Aires, dove viene iniziato al tango, è presente in Manciuria durante la guerra Russo-Giapponese ed incontra il giornalista e futuro scrittore Jack London. Fa la conoscenza anche con il personaggio che lo seguirà, volente o nolente, in molte delle sue avventure: Rasputin, allora disertore dell’esercito zarista.

Nel 1905 assieme a Rasputin lascia l’Oriente in nave per raggiungere l’Africa sperando di trovare le miniere d’oro di Duncalia, ma, a causa di un ammutinamento, sbarcano in Argentina. Qui Corto e Rasputin incontrano Butch Cassidy e
Sundance Kid, i due fuorilegge statunitensi rifugiatisi in Patagonia per sfuggire alle polizie di mezzo mondo. (Storie di questo periodo: La giovinezza) Nel 1906 è ad Ancona, dove incontra un giovane Stalin, che fa il portiere di notte in un albergo. Nel 1908 torna in Argentina, dove incontra nuovamente l’amico Jack London. Poi, a bordo di diverse navi gira per i sette mari, attraccando, fra l’altro, negli Stati Uniti ed in Cina. Nel 1910 trasporta bestiame da Boston a Liverpool e diventa pirata. Entra anche nell’organizzazione del Monaco, misterioso armatore di una flotta pirata nell’Oceano Pacifico. Tre anni dopo il suo equipaggio si ammutina e lo abbandona legato su una zattera al largo delle Isole Salomone. Viene ripescato dall’imbarcazione dell’amico-nemico Rasputin, anche lui al servizio del Monaco. Sull’isola di Escondida si svolge la "ballata" di Corto e di tanti altri personaggi, fra cui i due cugini Groovesnore: Pandora e Cain.
Sullo sfondo, la prima guerra mondiale, da poco iniziata.
Pandora Groovesnore, nipote del Monaco, sembra innamorarsi di Corto Maltese, ma alla fine della storia torna in Australia dove sposerà un altro uomo. Sembra che alla fine delle vicende che vedono protagonista Corto Maltese, Pandora e Corto si ritroveranno.

Hugo Eugenio Pratt (Rimini, 15 giugno 1927 – Grandvaux, 20 agosto 1995) è stato un autore di fumetti, romanziere e saggista italiano.
Il suo Corto Maltese è uno dei più noti personaggi del fumetto italiano ed internazionale. Tra mille difficoltà, aderì alla RSI e nel controverso periodo bellico (nell’autunno del ’44 le SS per poco non lo fucilavano, credendolo una spia sudafricana), Pratt tornò a Venezia con gli Alleati, dove organizzò spettacoli per le truppe della coalizione vincitrice.
La sua vocazione era però
quella di raccontare storie, simili a quelle con le quali era cresciuto, storie e romanzi di James Oliver Curwood, Zane Gray, Kenneth Roberts, e ancora i fumetti di Lyman Young (Cino e Franco), Will Eisner (The Spirit) e soprattutto Milton Caniff (Terry e i pirati). Fondò allora la testata Albo Uragano, in collaborazione
con Mauro Faustinelli e Alberto Ongaro e che dal 1947 divenne Asso di Picche – Comics, dal nome del suo personaggio di punta, un eroe mascherato dall’aderente costume giallo.
La rivista attirò numerosi giovani talenti, come Dino Battaglia, Rinaldo D’Ami, Giorgio Bellavitis, mentre il personaggio di Asso di Picche riscuoteva sempre maggior successo, soprattutto in Argentina, dove Pratt si trasferì, su invito della Editorial Abril, con altri amici del Gruppo di Venezia e vi risiedette, nella città di Buenos Aires, per ben tredici anni.
In Argentina dopo l’iniziale collaborazione con la Editorial Abril, Pratt si trasferì alla Editorial Frontera: è in quegli anni che vedevano la luce alcune serie molto importanti nella carriera del cartoonist italiano: Junglemen, su testi di Ongaro, Sgt. Kirk, Ernie Pike e Ticonderoga, tutte scritte da Héctor Oesterheld, il compianto sceneggiatore dell’opera fantascientifica L’Eternauta. Il suo tratto iniziò a fare proseliti, tanto che Pratt, prima con Breccia, quindi in Brasile, tenne dei corsi di disegno presso la Escuela Panamericana de Arte diretta da Enrique Lipszyc, alternando tale attività
didattica anche con frequenti escursioni in Amazzonia, nel Mato Grosso e in altri luoghi esotici.
In quello stesso periodo, però, realizzò anche il suo primo fumetto completo, Anna della giungla: questa serie di quattro storie, che pure presentava ancora pesanti influenze di Oesterheld, si presenta come un omaggio a quell’avventura classica con la quale si era formato negli anni giovanili e le cui atmosfere avrebbe riportato nelle
due seguenti opere complete, Capitan Cormorant e Wheeling, quest’ultima vero e proprio romanzofiume ispirato ai romanzi di Zane Grey e Kenneth Roberts, che mescola con metodica precisione fatti storici e fantasia, pratica che Pratt avrebbe raffinato più in là con Corto Maltese.

Il ritorno in Italia: Corto Maltese
Tra il 1959 e il 1960 Pratt si trasferì a Londra, quindi, senza successo, tentò la via degli Stati Uniti per poi tornare in Sudamerica, da cui ritornò in Italia nel 1962. Qui iniziò a collaborare proficuamente con Il Corriere dei Piccoli, per il quale, tra le altre cose, realizzò le riduzioni a fumetti di numerosi romanzi della letteratura per ragazzi, come L’isola
del tesoro e Il ragazzo rapito di Robert Louis Stevenson, entrambe sceneggiate da Mino Milani.
La svolta importante nella carriera di Pratt avvenne però con l’incontro con Florenzo Ivaldi: era il 1967 e i due decisero di aprire una rivista, dal titolo Sgt.Kirk, dove pubblicare le storie argentine del cartoonist, alcuni classici americani e degli inediti.
Sul primo numero della rivista, il primo inedito ad esordire fu proprio Una ballata del mare salato, la prima avventura di Corto Maltese, il più famoso ed importante personaggio di Pratt. La narrazione, come la maggior parte delle avventure del suo personaggio, rimanda la memoria ai grandi romanzi d’avventura di Conrad, Melville, Lewis, Cooper, Dumas, che tanto successo e tanta fama hanno avuto presso generazioni di lettori. Ma soprattutto a ispirare Pratt per questa storia fu uno scrittore oggi dimenticato, Henry De Vere-Stackpole, autore di Laguna Blu. Questa prima storia, autentica pietra miliare del fumetto, fu successivamente ristampata anche sulle pagine del Corriere dei Piccoli.
Tre anni dopo Corto ritornò, questa volta sulle pagine della rivista per ragazzi francese Pif, ove vennero pubblicate ventuno brevi storie di cui il malinconico marinaio è l’assoluto protagonista: la prima di queste storie si intitola Il Segreto di Tristan Bantam (tra i migliori racconti vanno ricordati anche "Per colpa di un gabbiano", "La laguna dei
bei sogni", "Concerto in O minore per arpa e nitroglicerina", "L’ultimo colpo"). A metà degli anni ’70 Hugo Pratt strinse grande amicizia con il giovane Lele Vianello che, assorbita la tecnica e lo stile del grande fumettista, diventò suo braccio destro collaborando graficamente alle sue opere. Nel 1974 Pratt iniziò a disegnare "Corte Sconta detta
Arcana", operando un primo notevole cambiamento stilistico, come sempre in direzione della semplificazione: "Vorrei arrivare a dire tutto con una linea", ripeteva – e da allora le storie di Corto ebbero sempre la forma di romanzi grafici più o meno lunghi. Alcuni di loro si affermarono presto come classici assoluti del fumetto (il già citato "Corte
Sconta", "Favola di Venezia", "La Casa Dorata di Samarcanda"). La serie termina con "Mu", disegnato nel 1988 e pubblicato in volume nel 1992. Il "maestro di Malamocco" (come lo definì Oreste Del Buono) aveva però in mente un
altro capitolo per la saga del marinaio con l’orecchino e che sarebbe stata la continuazione de "La giovinezza",
opera del 1981 nella quale si narrava una parte dell’adolescenza del nostro. La casuale scoperta di un pugno di strisce, tredici in tutto, con dialoghi solo abbozzati, avvenuta nel settembre del 2005 da parte della figlia di Pratt rovistando dentro una rivista, ne è la prova. Attraverso le avventure del marinaio con l’orecchino, Pratt si affermò come uno dei più importanti autori di fumetti al mondo. Il suo immaginario così colto e popolare al contempo, la perenne ricerca di uno stile grafico essenziale ed espressivo (tenendo sempre a mente la lezione del maestro Milton
Caniff e costeggiando, per certi versi, le soluzioni della "linea chiara" franco-belga), la consumata abilità narrativa lo rendono un punto di riferimento per chi voglia studiare le possibilità espressive della "letteratura disegnata" (orgogliosa definizione data dallo stesso Pratt, che comunque preferiva farsi chiamare "fumettaro").
Nella lunga carriera di Pratt, oltre alla saga di Corto Maltese si possono citare ancora la serie degli Gli scorpioni del deserto, ambientata in Africa durante la seconda guerra mondiale, di cui Pratt scrisse e disegnò cinque storie, e i quattro libri realizzati per Bonelli (allora Editoriale Cepim) nella serie Un Uomo Un’Avventura, dai titoli L’uomo del Sertao, L’Uomo della Somalia, L’uomo dei Caraibi e L’Uomo del Grande Nord (quest’ultimo ripubblicato in seguito con il nome Jesuit Joe). Notevoli anche Tutto ricominciò con un’estate indiana ed El Gaucho, scritte per l’amico e allievo Milo Manara. Oggi so
no proprio queste storie che ci restano in eredità: il 20 agosto 1995, infatti, Hugo Pratt ci ha lasciato, senza riuscire a vedere la sua creatura, Corto Maltese, finire protagonista in televisione di una serie animata, tratta proprio dalle avventure originali scritte da Pratt. Le storie di Corto sono ristampate da Lizard Edizioni.

Pratt scrittore
Hugo Pratt scrisse anche alcuni romanzi d’avventura, perlopiù ispirati (o ispiratori) delle sue storie a fumetti. "Una ballata del mare salato" e "Corte Sconta detta Arcana" vedono protagonista, come nel loro corrispettivo a fumetti, ancora Corto Maltese (così come "Aspettando Corto"), mentre "Il romanzo di Criss Kenton" ri-racconta le avventure
già narrate in "Wheeling" e "Jesuit Joe": quelle di "L’uomo del Grande Nord".

Dai fumetti della serie furono tratti alcuni episodi a cartoni animati trasmessi nella trasmissione Supergulp! negli anni Settanta. Nel 2002 una coproduzione italo-francese ha dato alla luce una nuova serie a cartoni animati di Corto
Maltese basati sulle più famose storie del personaggio di Hugo Pratt. Il lavoro è culminato con la creazione del lungometraggio Corte Sconta detta Arcana.

 

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