S.E. Mons. Erminio De Scalzi, Vescovo Ausiliare di Milano, incaricato per le celebrazioni dell’Anniversario dell’Editto di Milano: la formella resti come monito, a difesa della dignità dell’uomo.
Un anno speciale che conferma Milano come un centro da cui si irraggia il Cristianesimo.
Mons. Erminio De Scalzi, potrebbe rievocare come la Diocesi vive questo periodo?
«Lombardia cuore della fede d’Europa», così S.S. Benedetto XVI ha definito la nostra terra. L’Editto di Milano del 313 d.C. è uno dei punti di partenza di questa affermazione, e la celebrazione del suo XVII centenario ne è una conferma. Molteplici i momenti che accompagnano la memoria di questo evento. Innanzitutto l’apertura ufficiale con il Discorso di S.Em. Card. Angelo Scola alla Città, in cui annunciava l’anno costantiniano e ne diceva il senso: una celebrazione della libertà religiosa, come fondamento indispensabile per la libertà integrale dell’uomo. Un secondo momento di grande spessore culturale è stata la Mostra in Palazzo Reale “Costantino 313 d.C.”. Il terzo momento è stato il Convegno internazionale tenutosi nei primi giorni di maggio su “Costantino a Milano: l’editto e la sua storia”. Quarto momento e cuore dell’intero anno è la visita dell’Arcivescovo di Costantinopoli, il patriarca Bartolomeo I. Altri momenti che ci aiuteranno a vivere questo periodo saranno, sul versante civile, un Convegno che, in ottobre, vedrà l’incontro delle sette città cointeressate a diverso modo con Costantino (Milano, Roma, Istanbul, Gerusalemme, Nis, York, Treviri); sul versante religioso, una serie di celebrazioni nelle quali si vogliono aiutare le comunità cristiane della nostra Diocesi a risalire con gratitudine alla loro origine “patristica”, prendendo contatto con i siti e le grandi basiliche milanesi del IV secolo. E questo non per il gusto del passato, ma per riscoprire il compito di Milano in Europa, traghettando la città verso l’Expo 2015…
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