Energia della natura per il camino

IL BOSCO ADDOMESTICATO INCORNICIA LA STANZA DEL FUOCO

Progetto: Alfred De Vido, architetto
Località: Sharon, Connecticut (U.S.A.)
Materiali: legno, pietra, cemento
Testo: Leonardo Servadio
Foto: courtesy of Alfredo De Vido Architects, New York, N.Y. (U.S.A.)


A nord dello stato di New York, il Connecticut è una regione ricca di risorse naturali, zona privilegiata di ritiro per chi rifugge le zone urbane e ricerca la quiete dei boschi senza allontanarsi troppo dai più importanti agglomerati della costa dell’Est. Questa casa, fatta di muri rivestiti in pietre (collocate così da ricordare i vecchi muri a secco) e di colonne e travi lignee, vive di trasparenze sul bosco. Acquattata com’è sotto un manto di zolle d’erba adagiato sopra la sua copertura, essa vive una relazione simbiotica con la natura circostante, quasi che emergesse dalle viscere della terra per rivelare come, alla imperscrutabile logica secondo la quale la flora dispone le sue creature, alberi e sottobosco, si unisce la ritmica scansione dell’artefatto che nella notte sprigiona il chiarore della luce artificiale per ritagliare inedite immagini di ombre e bagliori tra gli alberi. Travi e solidi piedritti che circondano e danno forma al camino, paiono una mutazione del bosco che si fa ambiente domestico: si realizza così una continuità tra la natura e l’accogliente dimora.

Alfredo De Vido, architetto. La sua carriera professionale è caratterizzata da un’attenzione speciale all’ambiente e alla modularità nel progetto. Dopo la laurea ricevuta dall’Università di Princeton, De Vido ha lavorato per tre anni in Giappone, con il US Navy Civil Engineers Corp. Oltre a occuparsi del progetto di edifici governativi, ha disegnato anche diverse case. I suoi studi sono poi proseguiti in Danimarca, dove ha ricevuto il diploma di pianificazione urbana e ha lavorato con noti professionisti come il prof. Peter Bredsdorff. Quindi in Italia, presso lo studio di Luigi Moretti e negli Stati Uniti dove ha collaborato con M. Breuer e E. J. Kump, quindi John H. Mac Fayden e E. F. Knowles prima di fondare il suo Studio, Alfredo De Vido Architects, nel 1968. Nel vasto panorama della sua produzione hanno acquisito una particolare rilevanza le case unifamiliari.

Travi e colonne, il bosco divenuto “razionale”, incorniciano un camino di immense dimensioni che si fa antro magico, grotta delle meraviglie, fornace dai mille richiami. La panca che ne definisce il bordo lo rende quasi una casa nella casa, una “stanza del fuoco”, un ambiente particolare. La fiamma emerge come da un pozzo e il muretto che la separa dal soggiorno diventa una balaustra cui vien voglia di affacciarsi per scrutare tra le lingue di fuoco e i lapilli le suggestioni antiche che evoca il suo giocoso e sommesso crepitio.

La contrapposizione tra natura e cultura sembra svanire. La solida forma edificata, col suo misurato rigore, con la sua tecnologia funzionale, lungi dal contrapporsi all’ambiente qui si presenta come un suo necessario complemento. Lo si vede nella “fuga” di colonne che disegnano la facciata e nella parete in calcestruzzo traforata dagli elementi costruttivi in legno.

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