Editoriale

Case al mare, ville sul Pacifico, terrazze e balconi sono i temi principali. In primo piano la vita all’aria aperta, lo stretto rapporto tra architettura e natura che, soprattutto in Italia, è fortemente sentito sia per le favorevoli condizioni climatiche sia per una tradizione culturale – tipicamente mediterranea – che vede le case dialogare con l’esterno attraverso portici e giardini, luoghi d’intrattenimento ideali per coltivare i propri hobbies, organizzare barbecue
informali o cene importanti. Una “liaison” evidente soprattutto nei rustici e nei casali di campagna ristrutturati, dove la cultura contemporanea cerca di appropriarsi degli ambienti dell’antica civiltà contadina per arrichirsi di valori che rischiano di scomparire. Nel passaggio di proprietà dal contadino al cittadino anche l’arredamento subisce delle trasformazioni, perché chi subentra ha un’immagine molto idealizzata di ciò che è rustico e legato alla civiltà agricola. Da funzionale ed economico l’intervento diventa scenografico e rappresentativo; molte volte gli oggetti rimangono gli stessi, ma in mani differenti assumono diverso peso e personalità. Oggi nell’arredare le case di campagna o di mare spesso recuperiamo immagini captate altrove, non solo nell’esperienza diretta ma attraverso riviste e ricordi di viaggio elaborati dalla nostra immaginazione. Anche se la volontà è quella di recuperare il passato locale, il risultato è una attualizzazione del gusto, come dimostrano in modi diversi tutte le abitazioni che vi mostriamo in questo numero, in un ideale giro del mondo che tocca il Messico, le coste del Pacifico, il Giappone e, naturalmente, le coste e la campagna italiane.

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