Easy living con mobili di famiglia

Forse è da questo tipo di interni, molto spontaneii e decontratti, che è nato il sofisticato stile di arredamento chiamato “shabby chic” molto diffuso tra i giovani londinesi e newyorkesi.
Il gusto di mescolare pezzi d’epoca con copie più tarde e kitsch può venire in mente solo a chi, avendo alle spalle una storia di famiglia, utilizza i mobili antichi e le riproduzioni “cip” in modo totalmente disincantato, godendo del fatto di vedere il passato con molto distacco in modo da non privilegiare niente.Questo luminoso soggiorno è arredato con mobili da esterno che si possono facilmente trasportare in giardino, a parte un monumentale letto a gondola d’epoca Luigi Filippo trasformato in divano. Per sottolineare l’aspetto allegro e informale della casa, le pareti hanno colorazioni differenti color pastello.Questa casa nel centro storico di Parma ha origini settecentesche, e grazie al fatto di essere stata la canonica di una chiesa conserva un delizioso giardino segreto con fontane e giochi d’acqua.
Le origini viennesi della famiglia si possono ritrovare nei mobili di stile biedermeier che qui si sono conservati. Forse nel modo di vivere decontratto di questa famiglia si può vedere lo sviluppo nel tempo di quello stile solido ed elegante, tipicamente borghese, che ha invaso l’Europa dopo la caduta di Napoleone (Maria Luigia con la sua corte di viennesi trapiantati in Italia era una protagonista molto significativa di quello stile). Qui i mobili, i quadri e le stampe sono disposti in maniera abbastanza casuale senza rigide simmetrie, e ricordano sia la leggera eleganza austriaca che la naturale semplicità emiliana.Le due fontane in pietra con parti cementizie a stampo sono della fine dell’800, eseguite quando le forme neo-rinascimentali ingentilivano i giardini di tutto il mondo. Era un modo decadente e visionario di concepire il giardino, faceva parte di quello stile dannunziano che utilizzava scenari storicistici come sfondo di una vita voluttuosamente esibita. Il giardino forse un tempo era formale, ma oggi è completamente selvaggio, e si contrappone con la sua lussureggiante invasività alla meccanizzazione che ha invaso le  strade. La famiglia lo chiama “giardino segreto” proprio perchè è lì che ama nascondersi.La famiglia Schluberer possiede questa casa da quando un suo antenato, alto funzionario amministrativo austriaco, seguì a Parma la figlia dell’imperatore d’Austria Maria Luigia, per aiutarla a mettere ordine nel granducato.
Fu grazie a questi amministratori formati a Vienna che Maria Luigia riuscì a dotare Parma di strutture all’altezza della nascente rivoluzione industriale, facendola rifiorire dal punto di vista finanziario e produttivo. In tale atmosfera di rinnovamento un altro Schluberer fondò a Parma la prima fabbrica di birra in Italia.

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