Da un ex capannone industriale Tre anni fa era uno spazio industriale, nella periferia est di Milano. Ora è una casa assolutamente affascinante piena di angoli da scoprire. Ha l’aspetto di un grande schizzo tridimensionale in cui le linee vanno interpretate, di un’opera d’arte in continua trasformazione, ma l’estetica non ha il sopravvento sulla funzionalità. E’ un’abitazione con tutti i comfort, dove si vive bene. Ristrutturazione, sculture, quadri, mobili, sono tutti opera di un giovane architetto italo svedese, Duilio Forte. L’ex capannone industriale è la sua casa, il posto dove vive e lavora. Aveva bisogno di un grosso spazio da reinterpretare e qui l’ha trovato. Nella sua abitazione dislocati su due piani, interrotti da soppalchi – ha ricavato un salone, una sala da pranzo, una cucina, uno studio, due bagnetti, e in masarda, sopra a tutti i locali, la camera da letto. Che obiettivo ti sei posto quando hai cominciato a lavorare in questa casa? In questa pagina l’entrata della casa di Duilio Forte. In alto il laboratorio. Il pavimento è di cemento i muri in mattoni pieni, l’arco c’era già nella struttura originaria. Qui lo spazio di vita è stato trasformato in spazio ludico.”Una casa – spiega l’architetto – per essere grande deve avere tanti luoghi.” Nel locale troneggiano una MG nera da collezione e un’originale poltroncina da lettura con lampada realizzata dall’architetto con la tecnica del ferro piegato a freddo. In fondo, dietro all’automobile, parte la scala in legno che conduce al primo piano. Qui a destra un cancello – scultura. Non ti piacciono i locali spaziosi? Da spazio industriale a casa laboratorio in continua evoluzione. In queste pagine, l’originale abitazione di Duilio Forte, un giovane architetto – artista milanese di 34 anni. Di padre italiano e madre svedese, Forte, dal Paese nordico ha ereditato la passione per le cose semplici e per il legno che ha usato sempre tinteggiato al naturale – con abbondanza in ogni locale: “In una casa ricoperta di legno si vive bene, perché è un materiale che veste il muro come una pelle e lo riscalda” ci spiega. L’intervento di Forte nell’abitazione non è limitato al progetto di ristrutturazione. Mobili, oggetti, quadri – sculture sono tutte realizzate da lui. Il piano terra, uno spazio aperto, delimitato soltanto da arcate in mattone pieno, è il luogo riservato alle feste e all’accoglienza degli amici. Una poltroncina da lettura con lampada in ferro modellato a freddo e una MG nera sono i due punti focali dell’ambiente. Una scala di legno porta di sopra, dove l’atmosfera è già più intima. Lo studio è ultra tecnologico. Computer Machintosh, ultimo modello, macchina fotografica digitale e insieme un vecchio Mac SE30: sono alcuni deglistrumenti dell’architetto che, oltre a una buona manualità ha una vera passione per le nuove tecnologie. Sedie cassetti e poltroncina nera sono tu Sopra e a sinistra un angolo dell’abitazione visto da due prospettive diverse. Su un soppalco sopra lo studio, c’è una poltrona in ferro piegato a freddo. Dietro e di fianco quadri, quattro metri per due realizzati in colori acrilici da Duilio Forte, nel 1997. Sono molto vivaci e rappresentano dei paesaggi astratti. Nella pagina accanto il bagno degli ospiti, che si trova al primo piano, ha le tubature a vista e un lavabo in accaio inox riciclato che per l’architetto ha un profondo valore affettivo. Un oggetto che trova il suo contrappunto nella cornice antica che sottolinea lo specchio.
|