DOCK 15 A PUERTO MADERO – Città rinnovata

Ristrutturazione, ricostruzione, rifunzionalizzazione: l’intervento qui è stato particolarmente importante, perché l’edificio originario, in pianta di 112 metri per 26, era stato in parte (due terzi) demolito per dar luogo a un’autostrada in seguito abbandonata. Di qui l’accostarsi del nuovo con il preesistente, in modo composito.

Il Dock 15 era un deposito su tre livelli con struttura in cemento armato e rivestimento in mattoni. La ristrutturazione-ricostruzione lo ripropone come edificio composito per uffici, un complesso di otto sale cinematografiche, locali gastronomici e commerciali. Le parti nuove concorrono a ricomporre la volumetria dell’edificio originario, ma con un disegno decisamente contemporaneo (prevale il “curtain wall”) pur rispettoso dell’ambientazione
generale e con questa coordinato. Due cilindri che alloggiano accessi e raccordi verticali segnano le tre porzioni di cui si compone il complesso.

Nella porzione sud dell’edificio si conserva il preesistente, caratterizzato dai mattoni rossi e dalle finestre ad arco: per simmetria, la porzione nord è stata risolta con un uovo volume in mattoni a vista, ma aperture squadrate, così da armonizzare il nuovo con l’antico, pur nella distinzione che segna la differenza delle epoche.In un organismo di tali dimensioni, il progetto architettonico riesce a far coesistere la memoria storica con la proposta contemporanea, grazie al delicato equilibrio che si ottiene con il dosaggio dei materiali nelle facciate e  grazie alle ripetizioni ritmiche di elementi che, pur nella variazione del disegno, danno omogeneità all’insieme.

Nella più tipica tradizione razionalista, l’organizzazione degli ambienti interni è ravvivata da diverse tonalità cromatiche che evidenziano passaggi e distanze.

“ L’ARCHITETTURA COMPONE IL COMMENTO DI SE STESSA GRAZIE ALLA ARTICOLAZIONE DEGLI SPAZI ”

Le cospicue dimensioni del volume si possono apprezzare anche all’interno grazie agli sfondati che aprono prospettive lunghe e offrono libertà di movimenti. Passaggi sospesi, schermi semitrasparenti, colonnati si propongono come espressione di varietà spaziale
negli ambienti riservati allo svago.

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