Diocesi di Concordia PordenoneRestauri della Cattedrale e nella Cattedrale

Tratto da:
Chiesa Oggi 46
Architettura e Comunicazione

Beni culturali

 

 


LA VOCE DELLE DIOCESI

Una finestra di dialogo per i Beni Culturali di ieri e di oggi
Sono moltissime le iniziative che vengono intraprese nelle Diocesi italiane in merito alla conservazione dei Beni Culturali Ecclesiastici, alla edificazione di nuove chiese, alla presentazione di nuove opere d’arte, alla discussione su tematiche attinenti al rapporto vivo tra architettura, arte e Chiesa. La nostra rivista, CHIESA OGGI architettura e comunicazione, nasce come strumento di documentazione, di informazione e di servizio. Il servizio consiste proprio nel mettere in comunicazione le diverse realtà che si muovono nel vasto mondo dell’architettura per la Chiesa, con tutto quel che questo comporta, con tutte le implicazioni nel campo progettuale, tecnologico, artistico, liturgico, ecc. Gli Uffici diocesani che si occupano dell’edificazione di nuove chiese e del mantenimento dei Beni Culturali Ecclesiastici sono l’interlocutore di tutti coloro che a diverso titolo stanno partecipando o desiderano partecipare al progetto della chiesa e al suo rinnovamento. E’ di somma importanza che, oltre a presentare sulle nostre pagine il modo in cui le nuove chiese vengono concepite e realizzate nei diversi Paesi del mondo e nelle diverse regioni di Italia, si possa anche presentare al vasto mondo dei progettisti e degli imprenditori che cosa desiderano le Curie diocesane dal mondo professionale e imprenditoriale; quali iniziative possono direttamente interessare i professionisti dell’architettura, del design, della costruzione. Il dialogo in sé costituisce un arricchimento reciproco. CHIESA OGGI architettura e comunicazione è l’unica rivista specializzata nell’architettura della chiesa in tutte le sue articolazioni: l’unica rivista che raggiunge sia le parrocchie italiane, sia chi nell’ambito professionale o imprenditoriale ha fatto dell’edificio chiesa una parte importante, talvolta esclusiva, della propria specializzazione.

Conferenza Episcopale Calabra
Convegno a Santa Severina

Organizzato dalla Consulta Regionale dei Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Calabra , si è tenuto a Santa Severina, nella Sala dell’antico Castello, l’annuale Convegno Regionale che quest’anno ha avuto come tema “Il ruolo delle Commissioni Diocesane di Arte Sacra tra Liturgia e Beni Culturali”. Alla relazione sul tema “Le Commissioni Diocesane di Arte Sacra”, tenuta dall’Arch. Mons. Giancarlo Santi, Direttore dell’Ufficio Nazionale dei Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana, è seguita la relazione sul tema “Le Commissioni di Arte Sacra in Calabria: Ruolo e Prospettive” nel corso della quale, dopo aver tracciato i risultati di un censimento sulla composizione delle Commissioni nelle diocesi calabresi, il Prof. Arch. Renato Laganà, responsabile regionale della Conferenza Episcopale della Calabria per l’Arte e l’Architettura Sacra, ha tracciato le linee per uniformare non solo la composizione ma anche le linee sulle quali avviare un maggiore coordinamento tra le stesse. E’ seguito un ampio dibattito, coordinato da Mons. Luigi Renzo, con l’intervento dei responsabili diocesani e del Soprintendente ai B.A.A.A.S. Ha tratto le conclusioni dell’incontro S.E. Mons. Domenico Graziani,Vescovo delegato dalla Conferenza Episcopale della Calabria per i Beni Culturali. Nel corso della giornata gli intervenuti hanno potuto visitare il Museo Diocesano recentemente allestito nei locali dell’antico Episcopio di Santa Severina.

UN NUOVO MUSEO PER IL CODEX PURPUREUS
Il 9 dicembre 2000 è stata inaugurata la nuova sede del Museo Diocesano di Rossano. Istituito nell’anno 1952 dall’Arcivescovo Giovanni Rizzo esso venne inizialmente ospitato in alcune sale attigue alla Sagrestia della Cattedrale. Dopo un primo riordinamento avviato negli anni 1976-77 dall’arcivescovo Antonio Cantisani, dal 1985 è stata avviata la ristrutturazione di un’ala del Palazzo Arcivescovile su impulso dell’arcivescovo Serafino Sprovieri. Sono occorsi circa quindici anni di lavoro che hanno visto impegnati, oltre all’Arcidiocesi, la Soprintendenza ai B.A.A.A.S di Cosenza e la Regione Calabria, con il contributo anche dei Ministeri dei Beni Culturali e dei Lavori Pubblici. Accanto al Codex Purpureus, “perla della cultura mondiale e gloria della Calabria”, sono state disposte testimonianze artistiche, suppellettile sacra e liturgica ed altro materiale documentario. Alla cerimonia di inaugurazione che si è svolta nel Salone degli Stemmi dell’Arcivescovado alla presenza del Ministro per i Rapporti Stato-Regioni, sen. Agazio Loiero, dopo una introduzione di Mons. Luigi Renzo, direttore del Museo, è stata svolta una relazione sul tema “I Musei: risorsa culturale del territorio” dal dott. Enzo de Luca, docente all’Università di Urbino.
Le conclusioni sono state tratte da S.E. Mons. Andrea Cassone, arcivescovo di Rossano-Cariati.

Diocesi di Concordia-Pordenone
Restauri della Cattedrale e nella Concattedrale

In occasione dei Grande Giubileo sono state realizzate e avviate alcune opere di valore artistico.
Nei primi mesi dell’Anno 2000 sono stati inaugurati i lavori di restauro della Cattedrale di Santo Stefano Protomartire a Concordia Sagittaria. Con gli stessi lavori di restauro, è stato pure realizzato l’adeguamento liturgico, con la sistemazione del Presbiterio e la collocazione dei nuovi “luoghi liturgici”: Altare, Ambone, Sede. Si è provveduto anche ad un nuovo Battistero, collocato in una Cappella laterale; ovviamente non viene trascurato il bellissimo Battistero Romanico, all’esterno, che viene comunque utilizzato in determinate circostanze. Tali opere sono state realizzate utilizzando, insieme a materiali e forme nuove, anche alcuni elementi archeologici, provenienti dagli scavi sottostanti l’attuale Cattedrale e facenti parte del complesso dell’antica Basilica Paleocristiana. Il risultato pare davvero riuscito. 2. Con il trasferimento della Sede Vescovile (e della Sede della Diocesi) da Portogruaro (VE) a Pordenone, nel 1971, il Duomo di San Marco in Pordenone ha acquisito il titolo di “Concattedrale”.Tale edificio sacro in questi ultimi anni ha avuto diversi interventi di consolidamento e di restauro, anche a seguito dei danni del terremoto del 1976. E’ stato realizzato – e inaugurato nel maggio 2000 – un nuovo dipinto per il soffitto della navata, in sostituzione di quello andato in rovina nel 1878. La nuova opera è dell’artista Antonio Boatto, e si sviluppa su una superficie di 43 mq.Trattasi di un dipinto su tela, inserito in un grande telaio trabeato, agganciato alla soprastante travatura principale del tetto della Chiesa. 3. Ancora nel Duomo Concattedrale di San Marco in Pordenone recentemente sono stati inaugurati i lavori di restauro (che hanno impiegato alcuni mesi) della Cappella del Santissimo; unica parte del Duomo – che ha un impianto romanico-gotico, con rifacimenti e sovrapposizioni rinascimentali – ad avere una decorazione “barocca”. I restauri hanno ridato vita ai colori originali, creando nell’insieme di tutto l’edificio sacro un ambiente (Cappella) adatto alla preghiera e all’adorazione. 4. Nel corso del 2000 è stato indetto un convegnogiornata di studio e aggiornamento del clero della Diocesi, presentando gli ultimi documenti della C.E.I. e riproponendo soprattutto l’argomento dell’adeguamento liturgico delle Chiese esistenti.
La relazione principale è stata tenuta da Mons. Arch. Giancarlo Santi, Direttore dell’Ufficio Nazione Beni Culturali della C.E.I

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