Design e modernità

Ex convento a Bassignana (AL).
Realizzazione: architetti Carpani, Masoni e Tasso.
Servizio di Arianna De Ambrogi.
Foto di Athos Lecce.
Testo di Davide Bossi.

Affascina ed emoziona la capacità di far rivivere il passato con tutto il suo calore pur strizzando l’occhio a dettagli hi-tech.
The ability to bring the warmth of the past back to life, yet with the addition of hi-tech details, is both appealing and exciting.

Ci sono luoghi dove la storia si incontra con la contemporaneità senza frizioni, con naturalezza. Ci sono spazi in cui il passato viene evocato attraverso sapienti tocchi e forme suggestive. In questo sottotetto, ricavato dalla ristrutturazione di un convento secentesco, la memoria trova spazio e si inserisce nella quotidianità di chi vi abita. Nei materiali prima di tutto, dal legno della travatura alla pietra di Luserna a spacco, dal mattone crudo dei muri ai listoni di larice inchiodati che ricoprono il pavimento. E ancora più in profondo nella memoria e ancora più indietro nel tempo: la suggestione di un’antica porta in legno, lasciata spalancata sui suoi cardini nella zona living, è una colta citazione e un raffinato elemento di decorazione. La sensazione è quella di una grande consapevolezza di vivere il presente, assaporando nel contempo tutto il fascino dei secoli passati trasmesso dal privilegio di abitare un antico convento.

There are places in which history and the present day merge together effortlessly and naturally. And there are spaces in which the past is conjured up by means of clever touches and evocative forms. In this attic, obtained by the restoration of a seventeenth century convent, past memories are given room to breathe and become an element of everyday life for its tenants. First the materials, from the wood used for the beams, the cleft pietra di Luserna, the unfired brick used for the walls, and the larchwood planks covering the floor. Delving deeper into past recollections and going even further back into the past is the appeal of an old wooden door left wide open and standing on its hinges in the living room; it is an elegant reference and an element of refined decoration. There is a feeling here of an awareness of the present, while savouring all the appeal of the past, which is transmitted by the privilege of living in an old convent.

Bassignana è un minuscolo paese nel Monferrato casalese, in provincia di Alessandria. L’abitato si sviluppa in una pianura dominata da pioppeti e colture cerealicole nella zona di confluenza tra il Po e il Tanaro.
Già insediamento romano, appartenne al vescovo di Pavia e a quello di Tortona, al comune
alessandrino ed ebbe tra i suoi feudatari la famiglia Beccaria.

Bassignana is a very small locality of Monferrato Casalese, in the province of Alessandria. It is located on
a plain dominated by poplar plantations and cereal growing, in the area where the Po and Tanaro rivers meet.
Inhabited in Roman times, it later belonged to the bishop of Pavia, the bishop of Tortona,
and the Commune of Alessandria; one of its feudal lords was the Beccaria family.

Nelle foto: La parete gialla, elemento unico che collega i tre piani dentro e fuori, e il soggiorno con protagonista il maestoso camino.

Il camino, realizzato su disegno dell’architetto, evoca nelle forme aperte, nella cappa allungata e nelle misure generose i grandi camini medievali, ma viene alleggerito dal dettaglio hi-tech della lamiera che riveste la cappa in piacevole contrasto con la lastra in pietra a spacco che funge da base. Il tetto è una struttura portante in legno coibentato
perlinata all’interno con travetti in legno sbiancato. Le capriate che sorreggevano il tetto prima del progetto di ristrutturazione hanno perso la loro funzione strutturale, ma conservano tutto il fascino dell’antico non essendo state
quasi trattate, se non per una sottile verniciatura anti-tarlo. La ristrutturazione ha avuto per oggetto tutti e tre i piani, trait-d’union tra i vari livelli è l’alta parete gialla che idealmente congiunge e trasforma in un volume unico i piani della casa, sviluppandosi verticalmente per quasi dieci metri. Il fiato che separa pianerottoli e parete è stato volutamente lasciato aperto col fine di creare, seppur con discrezione, un collegamento tra i vari livelli e ambienti. L’ampia zona giorno è completata dalla pratica cucina di Boffi, con telaio in acciaio e pavimento in pietra a spacco a definire la zona di lavoro. Il tavolo è un pezzo di antiquariato indiano in legno di teak. Vi sembra facile resistere alla tentazione di una cena a base di tartufo e vini delle colline circostanti cucita ad arte dal padrone di casa?

Nelle foto: Le finestre con telaio in ferro, filtrano dolcemente la luce che proviene anc
he da due nuovi abbaini aperti in fase di ristrutturazione.
La porta ad arco preesistente incornicia il dettaglio della monolitica parete della scala.

The fireplace, designed by the architect, is reminiscent of medieval fireplaces thanks to its open forms, its elongated hood, and its generous size. A lighter touch is provided by the hi-tech addition of sheet metal used to cover the hood, which is in pleasant contrast to the slab of cleft stone used for the base. The roof is an insulated load-bearing structure in wood, the interior of which has matchboarding made with small blanched wooden beams. Trusses that supported the roof before restoration have lost their structural role, yet their ancient appeal has remained intact given that they have been almost untreated, with the exception of a coating of anti-woodworm solution. Restoration has involved all three floors, and the unifying element of the various floors is the ten-metre-high yellow wall that conceptually brings together
and transforms the floors of the house into a single volume. The small space that separates the landings from the wall has been deliberately left open to create, albeit discretely, a link between the various floors and rooms. The spacious day area comes complete with a practical Boffi kitchen with steel frame and floor in cleft stone that separates the work area. The table is an Indian antique made of teak. How could one resist the temptation of a truffle-based dinner with wines from the surrounding hills, all expertly prepared by the lady of the house?

Nelle foto: La cucina unisce arredi di design ad atmosfere tradizionali;
L ’antibagno in cui i toni caldi del parquet e dei tappeti si incontrano con la sensazione di purezza dell’azzurro della doccia.

Dove la consapevolezza del savoir vivre richiede attenzione al proprio benessere viene naturale creare spazi intimi in cui perdersi nel prendersi cura del proprio corpo. Una considerazione di questo genere ha portato l’architetto a strutturare il bagno in due ambienti separati. Uno, a cui si accede direttamente dalla stanza da letto e dallo spogliatoio cabina-armadio, è un antibagno, in cui è stata ricavata una nicchia dotata di mensole su misura, per risolvere un problema di spazi. Da questo, attraverso una porta di cristallo si entra nella zona più privata in cui il ruolo di tempio del benessere
è svolto dall’ampia doccia a parete decorata da mosaico vetroso di Bisazza. Nel complesso questa ristrutturazione dona l’impressione di dar vita a un ambiente in cui è possibile realizzare i propri desideri, lasciandosi guidare dalle presenze delicatamente evocate. L’attenzione del progettista alle preesistenze rende evidente la raffinata percezione della memoria storica locale. L’insieme è equilibrato e facile da vivere, gli ampi spazi aiutano a rilassarsi e a godere della tranquillità della campagna circostante. Non c’è ostentazione in tutto questo ma solo ricerca di un invidiabile benessere.

“…attraverso una porta di cristallo si entra nella zona più
privata in cui il ruolo di tempio del benessere è svolto dall’ampia
doccia a parete…”

Savoir vivre also means paying attention to one’s well-being; creating intimate spaces in which to take care of one’s body is something which therefore comes naturally. This type of consideration has encouraged the architect to create a bathroom in two separate rooms. One, which connects directly to the bedroom and walk-in wardrobe, serves as an area preceding the bathroom, and has been fitted with shelves to solve problems of space. From here, a crystal door takes you to a private area in which the role of ‘temple of well-being’ is carried out by a large wall-shower decorated with Bisazza glass mosaic. The overall impression of this restored room is that one can give free reign to one’s desires, while being guided by a delicately evocative surrounding. The designer’s attention to pre-existing elements emphasises
the refined perception of local recollections of the past. The whole is well balanced and easy to live, where large spaces allow one to relax and enjoy the tranquillity of the surrounding countryside. Here there is no ostentation, only the search for enviable well-being.

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