CON NUOVI CILINDRI DI LUCE

Design all’opera per riqualificare lo spazio liturgico. Gli architetti Cesare Senzalari e Irma Losi progettano secondo le linee della leggerezza, dell’ampiezza, della trasparenza per riqualificare un luogo di culto realizzato alla fine degli anni ‘60. La collocazione di sculture in materiali nobili esalta la presenza dei poli liturgici.

Non sempre le chiese recenti si dimostrano adeguate alle finalità. La chiesa del Sacro Cuore a Lodi, completata nel periodo 1967-68, mancava dei requisiti minimi di accessibilità, di un’adeguata aerazione e illuminazione, di un luogo per l’incontro all’esterno. Il progetto di riqualificazione ha inteso anzitutto esaltare il presbiterio e i poli liturgici in esso presenti; il rifacimento della pavimentazione ha consentito di evidenziare a disegno, tramite l’uso di materiali di differenti tonalità, corridoi e percorsi.Sulla copertura sono stati aperti abbaini triangolari e un varco zenitale a cilindro sopra l’altare per aumentare la luminosità interna secondo una chiara gerarchia, accentuando la centralità del presbiterio e dell’altare stesso; le luci collocate all’interno del cilindro al di sopra dell’altare e della custodia eucaristica sostituiscono la luce naturale diurna al fine di ottenere sempre il fascio centrale di luce zenitale sulla zona del presbiterio. Sono stati costruiti una nuova sacrestia, una cappella feriale e un sagrato recintato, quale ampio spazio esterno d’incontro.Lungo le pareti perimetrali si è apposta una fascia con pannellature in legno che nascondono gli impianti tecnici.
Risaltano le opere del senese Massimo Lippi: l’altare, grande blocco di travertino lavorato a scalpello; l’ambone, anch’esso in travertino con tre pareti di roccia scabra all’esterno levigate all’interno con incisioni e figure; il tabernacolo in bronzo decorato, sotto un piccolo cilindro illuminato sta su una struttura rotante per servire anche l’adiacente cappella feriale.
Al centro del presbiterio, il crocefisso in bronzo su legno di Hervè Barbieri.Un passaggio da un’architettura contemporanea a un’altra architettura contemporanea: un edificio come la chiesa vive nel tempo e si costruisce su se stessa, col passare degli anni. È avvenuto così per le maggiori basiliche, e anche questa chiesa cresce col tempo, grazie all’intervento degli architetti Cesare Senzalari e Irma Losi, che con sensibilità operano in un involucro rispettandone le aperture e aggiornando il complesso dell’architettura interna con gesti decisi e armonici che lo rendono a una nuova luminosità, rivelando la magia dello spazio che, grazie al nuovo presbiterio circolare diventa veramente il centro focale dell’aula, evidenziato dall’invenzione del “canon à lumière” ripreso nel taglio di luce laterale che evidenzia il tabernacolo. Sono gesti netti che, uniti alla sapiente opera degli artisti, trasporta l’aula celebrativa nella dimensione che le è propria, ponendo in una condizione di preziosa lontananza e, assieme di accessibile vicinanza, il presbiterio rinato. Arch. Toni Licciardello, già Presidente Ordine degli Architetti PPC di CataniaCommittente: Parrocchia dei Ss. Bassiano e Fereolo a Lodi
Progetto di riqualificazione: Arch. Cesare Senzalari, Arch. Irma Losi
Artisti: Massimo Lippi e Hervè Barbieri

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