Da una “Posada” un affascinante resort


Nel Val di Noto, gli architetti Salvatore Tringali e Rosanna La Rosa hanno trasformato un’antica “posada” in un affascinante Resort. Una complessa riprogettazione che mantiene i “sapori” autentici del territorio siciliano.

Modica – Ristrutturazione di una “posada”
Progetto Salvatore Tringali e Rosanna La Rosa, architetti
Servizio di Caterina Parrello, architetto

Nel Val di Noto, nel territorio di Modica, città Patrimonio dell’Umanità, sorge Cambiocavallo Resort, albergo a 4 stelle dal fascino di un hotel di charme, inserito nella campagna iblea in posizione strategica, a 4 Km da un mare cristallino ed a circa un’ora e mezza da Malta. Nato dalla ristrutturazione di un’antica “posada“, luogo di sosta per i viaggiatori a cavallo, è oggi un moderno albergo dotato di tutti i comfort, circondato da un lussureggiante giardino arabo-mediterraneo. L’obiettivo è stato quello di realizzare all’interno di un edificio di una certa valenza storica, una truttura costituita da aggregazioni di spazi posti in diretta comunicazione tra loro, articolati lungo un percorso di accesso comune.

La campagna, il giardino arabo, il patio, le verande, la hall e la sala riunione diventano spazi comuni intesi come collegamenti armonici, integrazione dell’offerta di servizi ed armonia dello spirito e dei sensi. L’albergo ospita otto camere di charme, di cui due suite. Le sei camere a piano terra sono tutte dotate di veranda privata verso la campagna. La hall dell’hotel è arredata con confortevoli poltrone di design contemporaneo, mentre la sala riunioni/lettura è caratterizzata da muri in pietra a vista in cui si aprono le viste sul lussureggiante giardino mediterraneo.

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Circondati da carrubi ed ulivi secolari in una fitta vegetazione mediterranea, i due antichi edifici sono stati recuperati con un attento restauro conservativo e tecniche ispirate ai principi della bioarchitettura per conservare il sapore originario. Travi di castagno, alcune delle quali di recupero, tetti in incannucciato, realizzati dai F.lli Spadaro, intonaci a calce colorati con terre e pigmenti naturali. E ancora muri in pietra calcarea locale a vista e pavimenti nella cosiddetta “pietra pece” la cui definizione specifica è quella di pietra oro tipica del barocco ibleo, ossia una pietra calcarea nero-marrone prelevata da parti di roccia attraversati da strati asfaltici.

Salvatore Tringali e Rosanna La Rosa si laureano in architettura a Palermo nel 1984. Nel 1989 con Gianni Braghieri partecipano al concorso ad inviti per la riprogettazione dell’area relativa all’Isola dei Granai a Danzica. Vincono l’appalto-concorso per l’attuazione dell’intervento di recupero di tre quartieri del centro storico di Caltagirone ed i concorsi per il completamento del Palazzo di Giustizia di Modica. Realizzano la nuova chiesa Madonna delle Grazie ad Ispica.

Dal 1997 lavorano alla ricostruzione della Cattedrale di Noto. Nel 2003 partecipano entrambi al concorso per il “Restauro e riqualificazione della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo” a Siracusa.
Nel 2004 in gruppo con Tobia Scarpa partecipano al concorso di “riorganizzazione museale del Castello Sforzesco” a Milano.

Nel 2005 vincono con Gian Luigi Sylos Labini il concorso per il “Restauro del complesso conventuale di San Benedetto ” a Conversano (BA). Nel 2005 vincono il premio “Metra Sistema d’Autore” per la realizzazione della nuova sede dello Studio di Architettura e Restauro ad Ispica. Progettano e realizzano oltre 60 interventi di restauro e consolidamento nell’area del Val di Noto, su Chiese, Conventi e Palazzi nobiliari di epoca barocca.

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