Crispino Valenziano: un percorso liturgico

Crispino Valenziano: un percorso liturgico

Nel realizzare il nuovo santuario, in ottemperanza al desiderio di padre Pio di avere una chiesa "più grande", si sono raggiunti tre obiettivi, scrive il liturgista Mons. Crispino Valenziano: «Costruire uno dei più grossi complessi per il culto mai edificati; renderlo totalmente funzionale a tutti gli aspetti sia ricettivi che cultuali e liturgici; renderlo simbolico degli aspetti fondanti dal punto di vista teologico, biblico e liturgico, non allegoricamente o artificialmente ma nella realtà, senza forzature». Riportiamo di seguito ampi stralci dell’esposizione di Valenziano, a esplicazione dell’evoluzione liturgica e artistica del progetto: «Si sono "inventate" tre chiese: una chiesa discoperta… con un altare mobile; una chiesa superiore con gli archi in pietra, l’altare e la croce in bronzo di Pomodoro, l’ambone di Vangi; una chiesa inferiore, dove sarà sepolto san Pio da Pietrelcina, con un richiamo evidente al luogo dove è sepolto san Francesco ad Assisi. (…)
Sul lato destro del sagrato sarà costruito il nuovo convento dei cappuccini, una nuova quinta che lo stesso Renzo Piano disegna, per chiudere la chiesa in un abbraccio completo: di fronte c’è la grande vetrata, quella dell’Apocalisse, che nella parte del sagrato fa "prospetto"…

"Si sono "inventate" tre chiese: una chiesa discoperta… con un altare mobile; una chiesa superiore
con gli archi in pietra, l’altare e la croce in bronzo di Pomodoro, l’ambone di Vangi; una chiesa inferiore,
dove sarà sepolto san Pio da Pietrelcina, con un richiamo evidente
al luogo dove è sepolto san Francesco ad Assisi "

Il battistero all’esterno dell’ingresso.
L’altare che sembra erompere dalla pavimentazione.
Foto tratte dal volume "Pietre di bellezza e di santità".

L’ingresso grande è questo, che consente la comodità, ma la logica deve rimanere prevalente: l’ingresso liturgico è dalla parte opposta». Il battisteroè ubicato accanto all’ingresso liturgico, verso l’esterno. Spiega Valenziano: «La pietra con cui è stata realizzata questa vasca battesimale ha venature rosse, particolarmente indicate, è segnata da un grande rettangolo a scalare, ma all’interno ha forma di un ottagono…. Per tutto il bordo marmoreo c’è l’iscrizione di san Paolo apostolo, tratta da una spiegazione sul battesimo, scritta in una lettera di san Pio da Pietrelcina….
La vasca immette direttamente in chiesa e la scritta la contorna: consepulti enim sumus per baptismum in morte…
L’impostazione è di chiesa a tre navate, ma in senso circolare. Normalmente c’è una navata centrale e due laterali di percorrimento. Qui invece le navate sono distese una dietro l’altra. L’incrocio degli archi a due a due disegna un percorso interno che è un passaggio: l’aula, la navata di passaggio, l’altra navata di passaggio, ma tutto in senso circolare. Tutte le vertebre-archi scaricano su un grande pilone centrale di cemento armato, la pietra angolare indicata dall’altare… All’interno di questo pilastro, e nella chiesa inferiore, verrà sepolto padre Pio, come da lui voluto…».
Il complesso altare/croce è stato realizzato da Arnaldo Pomodoro che, scrive Valenziano: «Pensò di elaborare una croce non piatta ma frastagliata, mettendo insieme chiodi, spine, arnesi di tortura, per comporre una croce con una serie di strumenti che nell’insieme sono certamente glorificazione nella luce, ma nell’assemblaggio, nella costruzione sono fatica, dolore, lavoro, momenti che balzano agli occhi osservandola… l’altare non poteva che essere un’unica opera con "quella" croce, che venne così ad assumere le dimensioni esatte della larghezza della mensa. L’altare è conficcato per un certo tratto nel bema (inteso qui come pedana presbiterale – ndr) l’altare che squarcia il bronzo e fa emergere come pietra il mistero pasquale». Ma non si può evitare di sottolineare come un valore essenziale di questa nuova chiesa sia dato dal percorso che porta ad essa. «Si segue una precisa indicazione di pellegrinaggio, scegliendo il percorso
che parte dalla base della grande croce e passa per il camminamento del campanile… Accanto alla croce è destinato un albero tutto particolare: il sicomoro…È il sicomoro del Vangelo, dove salì Zaccheo per vedere Gesù, e sarà il biglietto di presentazione di questa chiesa». Da qui si sale per la suggestiva rampa e la visione cambia grado a grado, fino alla conquista dell’ampiezza del sagrato e della vastità del cielo.

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