Costruita con legno di recupero

Una fattoria nella campagna norvegese, sul colle che guarda sul lago Mjøsa.
La natura, florida, rigogliosa, piena di vita, fa da contrappunto allo stato di abbandono dei vecchi manufatti: oltre alla casa colonica, un piccolo fienile. I proprietari l’hanno ereditata in condizioni desolate, ma desideravano conservare la memoria del sito, di quel che questo fu. Tuttavia almeno il vecchio fienile non presentava condizioni tali da suggerire alcuna possibilità di recupero: la struttura lignea era marcia e andava abbattuto.

Rivestimenti in legno di recupero
“Tuttavia – dicono Einar Jamund e Håkon Vigsnaes, che insieme con Alessandra Kosberg e con l’assistenza di Nikolaj Zamecznik si sono occupati del progetto – il rivestimento esterno del fienile, vecchio di più di un secolo, era ancora in buone condizioni. Per questo ne abbiamo usato i materiali per il rivestimento e per le terrazze del nuovo edificio. Molte delle vecchie assi hanno un’ampiezza che varia: erano infatti tagliate da tronchi larghi alla radice ma che si restringevano con l’altezza.
I loro profili, definiti da linee convergenti, sono tornati utili per mediare lo sviluppo delle pareti, tra la diversa positura della base dell’edificio, che è orizzontale e poggia su un terreno che scende, e quella del tetto, che è inclinato.
Queste variazioni di positura hanno anche suggerito la complessità spaziale dell’edificio, che di per sé è basato su una geometria semplice”. Come si vede sui lati, il rivestimento esterno è formato da assi di diversa lunghezza che sembrano disposte sopra una parete continua di cristallo. Così che il legno brunito dal tempo appare come un manto troppo piccolo che, stiracchiato, abbraccia una “scatola” interna trasparente.

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Il cappotto isolante sotto il manto ligneo è costituito da uno spessore di 20 cm, di lana di roccia.

Organizzazione architettonica e orientamento
“Dall’ingresso principale, che si trova su lato sud – continuano i progettisti – l’organizzazione interna si dispone secondo due viste prospettiche, entrambe rivolte verso il lago che sta a nord della casa.

Facciata nord e lato est della casa.
Si nota come le assi sono disposte in modo da conformarsi all’andamento del terreno.
A destra dall’alto: vista dal pendio che porta al lago (facciata sud e lato est della casa). La vecchia casa colonica e, più avanti, il nuovo edificio posto dove sorgeva il fienile, con le cui assi è stato rivestito. Sezione trasversale (sull’asse est-ovest).Einar Jarmund, Alessandra Kosberg e Håkon Vigsnaes hanno studiato alla Scuola di Architettura di Oslo. Vigsnaes ha lavorato con Sverre Fehn e come anche Jarmund ha insegnato a Oslo e Bergen. Il loro studio si è costituito nel 1995 e due anni dopo vi si è unita la Kosberg. Ricercano un’architettura collegata alla natura, anche in ambienti dal clima duro. Hanno progettato molte residenze unifamiliari e edifici amministrativi.
Stanno realizzando un hotel a Voss in Norvegia e installazioni di carattere turistico e residenziale anche in Svezia. Hanno vinto diversi premi il più recente dei quali del Ministero della Difesa norvegese. Nel 2007 l’esposizione “Lost in Nature” da loro curata si è tenuta in vari paesi europei, asiatici, americani.

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