Continuità tra cucina e soggiorno

Una soluzione che si sovrappone al camino aperto e lo rende luogo più “addomesticato”. Magari luogo adatto alla cucina. Ma una cucina speciale, di quelle fatte per la convivialità più vera.

Gli ambienti di cui si compone la casa sono molteplici. Per eccellenza il luogo dello “stare” è il salone: luogo di rappresentanza o comunque sala di riunione; E’ qui che ci si immagina seduti con gli amici a chiacchierare. Qui che si prevede di ingaggiare lo scambio proficuo di idee e di rilassarsi dopo le giornate di attività. Da generazioni la pianificazione architettonica ricerca nel salone il luogo della confortevolezza, la capacità di ospitare senza problemi, di consentire la contemplazione, la lettura di un buon libro, l’abbandono all’atmosfera sognante, destituita di finalità immediata.

Totalmente diversa dall’atmosfera che impregna i luoghi di lavoro o persino i luoghi di svago, dove lo svago diventa a volte un impegno, non privo di affanno e di ricercatezza. Il salone, quindi, sinonimo di tranquillità
domestica e di intimità familiare. Ma è proprio così? C’è un altro luogo della casa che sembra attirare con forza maggiore a sé, senza bisogno di fronzoli o di specifiche ricerche formali che si manifestano nell’arredamento e nelle scelte stilistiche. Un altro luogo che senza dichiararsi fulcro, diventa perlopiù silenziosamente, ma indefettibilmente, l’ambiente dove si svolgono più appassionate le discussioni. Tra familiari e anche con gli amici. Perché è quando ci si siede a tavola che il vero piacere della conversazione si manifesta appieno. E spesso la tavola, soprattutto per i famigliari e per gli amici intimi, si trova accanto alla cucina. Tale è la forza di questo abbinamento, cucina e luogo della vera riunione, che sempre più oggi si ricerca la continuità tra cucina e soggiorno. Nell’esempio che proponiamo qui sopra, questa contiguità è totale: l’ampia cucina è allo stesso tempo pranzo e soggiorno.

LA GHISA

La ghisa è una lega di ferro e carbonio contenente piccole quantità di fosforo, magnesio, alluminio; la si ottiene riducendo in un altoforno i minerali ossidati di ferro con coke metallurgico. La ghisa preparata nell’altoforno ancora allo stato liquido, viene inviata in appositi stampi dove solidifica. Una seconda elaborazione in appositi forni fusori dà un prodotto chiamato ghisa di seconda fusione, usato in fonderia. Le proprietà della ghisa sono eccellenti: costa relativamente poco, ha una buona resistenza all’usura e alla corrosione, ottima conducibilità termica e facilità di lavorazione con opportune macchine utensili. Le stufe in ghisa sono la topologia più diffusa delle stufe a convezione, sono molto pratiche, resistenti e possono avere varie forme che riproducono diversi stili. Sono costituite da un nucleo riscaldante
in ghisa associato ad una serie di "giri di fumo" con lo scopo di lambire il più possibile le superfici al fine di cedere calore a tutta la struttura della stufa ed al suo rivestimento che puo’ essere sia in ghisa stessa verniciata con particolari vernici
termoresistenti, sia in ceramica, in pietra ollare o in maiolica. Il rivestimento oltre ad un fine puramente decorativo e di abbellimento, serve per accumulare calore e cederlo lentamente quando la stufa è in fase di spegnimento.

E’ come avveniva un tempo nelle case coloniche, dove la cucina era immensa e consentiva il radunarsi di tanti, tutti assieme. E l’elemento che dà un tono a tutto l’ambiente, costituendo un’isola a sé dal contesto del mobilio. Le immagini di queste pagine mostrano alcune realizzazioni Deltafond. Questa azienda propone, invece del camino aperto, inserti su misura che annullano completamente i problemi che possano eventualmente insorgere dal camino aperto, aumentando la resa termica e rendendo più piacevole il loro utilizzo. La posa in opera di tali inserti è semplicissima, non occorrono interventi distruttivi o rifacimenti fastidiosi. Il camino esistente non subisce alcuna modifica esterna. Con queste soluzioni si dà una interpretazione nuova al camino, si offre uno spunto differente alla progettazione della cucina. E si sottolinea la centralità del luogo, senza forzature. Nella logica della casa.

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