Come scegliere una casa passiva

“Quando con la mia compagna abbiamo deciso di “metter su famiglia”, avendo a disposizione un terreno edificabile, ci siamo dati da fare per conoscere le varie possibilità offerte dal mercato per costruirci sopra una piccola villa. Inizialmente avevamo pensato a una casa tradizionale in muratura, poi qualcuno ci ha parlato di questo nuovo tipo di costruzioni con struttura in legno che rendeva più economico il riscaldamento e più confortevole la vita al suo interno. Incuriositi, abbiamo cercato d’informarci sulle tecnologie innovative; non sapendone niente, volevamo capire di cosa si trattava e quali erano i reali benefici che offrivano. Inoltre, dovevamo mettere a confronto le proposte di varie aziende. Questa fase d’approfondimento è stata abbastanza lunga: è durata circa
nove mesi. Avevamo un punto di partenza di cui eravamo convinti: non volevamo uno dei modelli già pronti in catalogo, ma qualcosa di pensato ed eseguito su misura.
Allora abbiamo chiesto a un geometra di eseguire un progetto di base che realizzasse le nostre esigenze, e con questo disegno in mano ci siamo rivolti a nove aziende del settore per un preventivo. Per ogni azienda abbiamo valutato innanzitutto le tecnologie che usavano e a quale grado di isolamento termico riuscivano ad arrivare, cercando di capire il rapporto prezzo-prestazioni.
Importante era anche la preparazione tecnica del venditore, che spesso non aveva quella competenza approfondita che per un investimento del genere avremmo desiderato: molti rispondevano in maniera evasiva rimandando ogni approfondimento a un loro successivo incontro con la casa madre. Quindi, sulla base del nostro progetto abbiamo chiesto il preventivo a nove aziende selezionate; poi, esaminando i preventivi, ne abbiamo scremate tre. Alla fine abbiamo scelto l’azienda tedesca Hanse Hause che in tutti gli aspetti non era inferiore alle altre e su alcuni punti, a parità di trattamento economico, sembrava offrire qualcosa in più. Insomma, si è rilevata competitiva sia a livello di qualità che di prezzo.
E nel seguire il nostro disegno (pensato per una realizzazione in muratura) si è rivelata molto elastica e flessibile: il progetto è stato trasposto nelle nuove tecnologie senza subire nessuna significativa trasformazione e a costi contenuti. Noi abbiamo scelto le soluzioni più prestanti: una trasmittanza termica di soli 0,12 W/m2 K, serramenti in PVC a tripli vetri, e un sistema di ventilazione meccanica con recupero di calore”.

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