Promuovere l’edilizia nel Mezzogiorno Il 25 maggio ha aperto i battenti la 4a edizione di COSTRUIRE EDIL LEVANTE, Biennale dell’Edilizia della Fiera del Levante. Nei 4 giorni erano attesi più di 20.000 professionisti, tra progettisti, architetti, rivenditori, artigiani e imprese, che hanno trovato a COSTRUIRE EDIL LEVANTE prodotti e tecnologie all’avanguardia del settore.La manifestazione fieristica è diventata in pochi anni uno dei momenti più importanti per gli operatori dell’edilizia del Mezzogiorno e del Mediterraneo. Dalle tecnologie costruttive consolidate alle recenti innovazioni, dalle grandi gru per i lavori in quota ai prodotti per la bioarchitettura, dalle attrezzature per la sicurezza agli elettroutensili più avanzati: un viaggio attraverso il vasto panorama del mondo edile presentato in ogni suo aspetto.
Già per quest’edizione era prevista la presenza di delegazioni internazionali quali quella d’Algeria, Bulgaria, Egitto, Libano, Marocco, Romania, Serbia e Tunisia. Il potenziale innovativo della mostra risiede soprattutto nell’impostazione dell’esposizione: in contemporanea 3 manifestazioni verticali, distinte ma complementari fra loro, SITEP TETTO & PARETI (dedicata al mercato delle coperture), BIOEDILIZIA (all’insegna della bioarchitettura e dell’edilizia sostenibile) e COSTRUIRE (dedicata alle soluzioni per costruire e demolire). La grande stagione rock e la sua rappresentazione visiva Prima grande rassegna in Italia dedicata al crossover tra arti visive e musica dal 1967 ad oggi. Sound&Vision percorre quattro decenni di contaminazioni attraverso nove sessioni tematiche: 1967; L’artista e la sua musa; Punk! Prima e dopo; New Wave e East Village, gli anni ’80; Art Rock ovvero i Sonic Youth; La foto di moda nell’arte delle copertine: il glam entra nel r’n’r’; La nuova estetica del videoclip; Crossover – anni ’90 e terzo millennio; Spazio Italia. Il progetto espositivo indaga varie collaborazioni tra artisti visive e musicisti esplicitate da creazioni di copertine, libretti o pighevoli di dischi e cd. L’accostamento di oltre 200 copertine d’artista a dipinti, fotografie, video e installazioni. A cominciare dal 1967, l’anno d’oro del rock’n’roll, la svolta dei rapporti tra arte e musica, basti pensare alla mitica copertina dell’album dei Velvet Underground and Nico: la celeberrima banana di Andy Warhol.
iconografico di grandi rockstar. Uno per tutti, l’olandese Anton Corbijn creatore di una vera e propria griffe stilistica sul ritratto di musicisti come U2, REM, Depeche Mode. Gli anni ‘90 registrano il fenomeno del videoclip, una rivoluzione estetica, infine uno sguardo esclusivo al panorama italiano dove strordinarie sono state le illustrazioni degli ultimi anni di album di Marlene Kuntz, Almamegretta, Tiromancino. Appuntamento a Palazzo della Penna, Perugia, fino al 25 giugno. In foto: sopra, Anton Corbijn, Nick Cave, Londra, 1988; sotto Rita Ac-kermann, We will skate on shiny shit, 2005. Date importanti
Storia dell’arte, storia di critica La mostra Turner Monet Pollock. Dal Romanticismo all’Informale. Omaggio a Francesco Arcangeli realizzata negli spazi della rinascimentale Loggetta Lombardesca, nel Museo d’Arte della città di Ravenna fino al 23 luglio 2006, è il logico proseguimento nonché ideale conclusione di un ciclo di eventi culturali di ricerca volto a far luce su grandi temi e figure centrali della critica e della storia dell’arte moderna e contemporanea. Il percorso espositivo prenderà avvio dai romantici inglesi, ai quali il critico dedicò le sue letture: in particolare Turner e Constable, senza trascurare le premesse di Reynolds e Gainsborough. Seguiranno alcune figure prime della pittura francese, Corot e soprattutto Courbet, ritenuto una pietra miliare nell’Ottocento per un nuovo pensiero della ‘natura’ che Arcangeli ha analizzato nei suoi sviluppi moderni, e che trova nell’impressionismo un passaggio decisivo. A Monet lo studioso ha dedicato scritti fondamentali, recuperandone l’ultima stagione. L’Ottocento italiano sarà rappresentato da alcuni nomi di primo piano, dai podromi romantici di Fontanesi ai macchiaioli Fattori e Lega, a Segantini, un altro pittore che deve ad Arcangeli una sostanziale rivalutazione. Anche per la prima metà del Novecento la mostra insisterà in particolare su Klee, Soutine, Permeke, gli italiani Carrà, De Pisis e soprattutto Morandi. L’informale, che ha caratterizzato la scena artistica internazionale dal secondo dopoguerra agli anni Cinquanta, rappresentò per Arcangeli la condizione in cui arte ed esistenza risultavano inscindibili: a questo proposito Pollock, culmine del lavoro critico di Arcangeli lungo il filo rosso di un percorso modernamente romantico. Nelle immagini: in alto, Poul Klee, Fenster, acquerello su carta, 1919; Claude Monet, Nymphéas, olio su tela, 1904. Paesaggi, spostamenti e mutamenti Fino al 13 giugno è in mostra Matteo Bergamasco con la sua prima personale ‘Il portale eterico’ alla Galleria Bonelli Arte Contemporanea di Mantova. Viene prospettata come un viaggio, realizzata attraverso una logica d’installazione che favorisce una sorta di dialogo tra le opere presenti. Sono esposti in sequenza una serie di portali da intendersi sia come passaggi dimensionali o spostamenti spazio-temporali, sia come rappresentaze di un mutamento dello stato di coscienza, che più semplicemente una serie di sguardi differenti. Frutto e sintesi di due anni circa di sperimentazione pittorica, ‘Il portale eterico’ oltre ad avere un valore artistico particolare come percorso in sè, apre la possibilità a diverse modalità di ricezione da parte dello spettatore. I simboli presenti assumono forme e contenuti personali e questa interazione continua è fonte di arricchimento e rinnovamento per la mostra stessa. Le nuove frontiere della visual art Dai ‘tappeti natura’, «oggetti artistici estratti dal basamento museale», lo sviluppo, attraverso la scultura, di opere pensate per uno spazio vissuto. Ritroviamo Piero Gilardi per la nuova personale, fino al 16 luglio, alla Palazzina dei Giardini a Modena. Artista singolare e multiforme, titola la mostra ‘Interdipendenze’. Due gli intenti: presentare il Parco d’Arte Vivente, straordinario nuovo progetto dell’artista che sta per essere aperto a Torino, e mettere in luce con le opere in esposizione la propria capacità di utilizzarle come occasione di relazioni sociali. Pop Art, Arte Povera, Percorsi narranti Possiamo essere nomadi per necesasità, vocazione o per caso. L’abbandono delle nostre radici per intraprendere nuovi viaggi, ci accompagna con un bagaglio di nostalgia, nonostante la curiosità per la scoperta. Questo il senso della mostra ‘Raccontare’, la prima antologica dell’artista albanese Adrian Paci, recentemente affermatosi alla 51a Biennale di Venezia. L’emigrazione e il ricordo conducono il filo della mostra. Le Sale di Palazzo Santa Margherita a Modena ospiteranno fino al prossimo 16 luglio, sculture-autoritratto, installazioni, video, dipinti e fotografie che testimoniano un tenece eclettismo tecnico. Reduce dalla scuola del realismo socialista albanese, la sua mano pittorica a volte intraprende altri percorsi narranti. Il futurismo più rappresentativo Una mostra sul Futurismo romagnolo, la prima che ripropone la temetica dopo vent’anni dall’unica simile. 200 opere dalla pittura alla ceramica, dalla scultura al disegno tornano a raccontarne la vicenda nelle sale appena ristrutturate del Museo San Francesco della Repubblica di San Marino. Fino al 18 giugno Romagna Futurista ospiterà le opere di Umberto Boccioni al quale la mostra è specificatamente dedicata.
I paesaggi di Caffi La bella mostra dedicata a Ippolito Caffi. ‘La percezione del paesaggio ligure a metà dell’Ottocento’, sta riscuotendo Danze sovversive «Vieni qui e fermati per un’ora. Isadora scardina l’accademismo russo durante i primi del ‘900, la Baush ha praticamente inventato il teatro danza. 150 fotografie quasi tutte originali, disegni e acquerelli, 3 opere in proiezione video, statuette criselefantine, manifesti e locandine originali, prospetti di scenografie, libri, riviste e documenti d’epoca. Due sezioni pregne d’apporti artistici, allestite alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Refettorio delle Stelline, fino al 22 luglio. Il percorso espositivo si articola in cinque stanze, all’interno delle quali la mostra racconta il tentativo delle due artiste di creare un linguaggio proprio e nuove forme espressive attraverso audaci ricerche. Nelle prime due immagini, pastelli di Jules Grandjouan, soggetto: Isadora Duncan; sotto foto dello spettacolo‘Das Frühkings opfer’, 2005. Lo spazio tra microarchitettura e macrodesign Fino al 18 giugno è aperta la mostra ‘LESS – Strategie alternative dell’abitare’, un’esposizione sui generis che vede protagonisti 18 artisti della scena internazionale, al PAC, la galleria d’arte contemporanea di Milano. Documenta il grande spazio che la questione dell’abitare ha avuto nell’ambito della ricerca degli ultimi decenni. Muovendosi tra micro-architettura e macro-design, molti giovani artisti indagano questo tema cercando di prefigurare, attraverso la progettazione di nuove modalità del vivere, un diverso e più sostenibile assetto del sistema globale vivibile. Inoltre Oltre la pittura, la scultura e le arti visive ‘tradizionali’, oggigiornio esistono nuovi ambiti di creazione artistica e l’architettura e il design per primi hanno gemmato, mescolandosi a altri linguaggi paralleli. Trasformandosi in costruttore e prefigurando simbolicamente il mondo di domani, l’artista esprime la necessirtà di strategie e di scommesse progettuali per lo sviluppo collettivo, le profonde contraddizioni e le aspirazioni fondamentali del presente, l’attuale tensione tra il senso d’appartenenza e il senso d’estraneità, tra la necessità di riappropriazione e l’esigenza di salvaguardare le differenze. Alla mostra saranno correlate iniziative didattiche, visite guidate organizzate con il gruppo COOP Lombardia, corcerti di musica contemporanea e conferenze. Nell’immagine, di Marjetica Potr, House with extended territory, Caracas, 2003. Poesie in piazza
Il moderno attuale Prosegue con enorme successo fino al 23 luglio a Barletta la mostra “De Nittis e Tissot. Pittori della vita moderna”, Tutto newton ‘Sex and landscape’, il ciclo completo, finalmente a Palazzo Reale a Milano fino a giugno. A due anni dalla morte del
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