La bellezza creativa delle piastrelle di ceramica italiane

Fin dagli albori della civiltà, la ceramica riveste di splendore gli ambienti dell’abitare. Oggi conosce una nuova giovinezza grazie alla sensibilità delle aziende italiane per il design e la funzionalità, tradotte in prodotti coerenti con la sensibilità estetica contemporanea e con l’attenzione all’ambiente. Per cromie, dimensioni, formati le ceramiche permettono infinite combinazioni e liberano la fantasia di architetti e arredatori, sollecitandone la creatività. E gli ambienti in cui le piastrelle esprimono le loro potenzialità non sono più solo la cucina e il bagno, ma ingressi e soggiorni: su pareti e pavimenti. Perché colore, brillantezza, facilità di pulizia fanno della ceramica l’optimum per la casa. Le qualità intrinseche delle piastrelle e i diversi sistemi di posa danno vita a superfici variegate, ricche di tonalità forti o delicate, omogenee o variate: come quelle di un mosaico. Sempre comunque dense d’intensità emotiva. La tecnologia di stampa digitale, fotografica o serigrafica, regala texture inedite, disegni inconsueti per superfici dove la luce si diffonde come una carezza suggerendo profondità acquatiche, dimensioni nuove, spazi fantastici. L’antico manufatto rivisto dalle tecniche nuove interpreta al meglio l’odierna libertà espressiva: come a evidenziato la recente edizione di Cersaie, il Salone Internazionale di Bologna dedicato alla ceramica per l’Architettura e all’arredo bagno.
Residenza privata a Caen (Francia): Progetto architetto Bernard Beuneiche.
Per i pavimenti, su cui la luce crea morbidi giochi di riflessione, sono stati impiegati 60 mq di lastre in grès laminato nella finitura lappata e nella versione twin di 7 mm di spessore del modello Slimtech Basaltina Stone Project prodotto da Lea Ceramiche
Lea Slimtech è il frutto di una tecnologia di compattazione del grès porcellanato che rivoluziona il processo produttivo tradizionale per ottenere un prodotto nuovo, resistente, leggero, flessibile e versatile. Espressione di un’eccellenza tutta italiana per design e tecnologia produttiva, Slimtech Basaltina è una collezione che rievoca la pietra basaltina ed è pensata per chi ama vivere in contatto con la natura, in ambienti caratterizzati da eleganza e raffinatezza.

Un’architettura fatta di vetrate a tutta parete e di muri bianchi che si staglia come un osservatorio sul panorama desertico dell’Arizona. L’ampia sala, visivamente ingrandita dal pavimento realizzato in grès porcellanato (Progetto De Natura di Arkim) e posato senzafuga, risulta particolarmente luminoso grazie alle ampie vetrate.

La casa del vivere moderno è uno spazio unico, in cui la natura diventa parte integrante dell’abitare, in cui il bagno è ampio luogo di benessere da curare stilisticamente in ogni dettaglio. Nella villa monopiano dell’architetto Nicholas Bewick, il primo bagno, dalla calda atmosfera è realizzato in bicottura, color antracite della serie Parka (by Terri Pecora) di Dom Ceramiche. Sanitari: serie Bohemien by Simas.

La serie Nu_Travertine in falda di Ceramica Fioranese è stata scelta per la pavimentazione di tutta la zona living della villa. L’arch. Paul Sharhiari è l’autore e animatore di questo progetto, e non da oggi sostiene il discorso di impatto ambientale ecosostenibile della ceramica. Paul Sharhiari si è mostrato particolarmente interessato al binomio estetica italiana eco sostenibilità, e ha desiderato che fosse l’azienda a fornire il materiale per i pavimenti interni, proprio con la Nu Travertine, oltre agli esterni (portico e bordo vasca) con la serie Quartz di Ceramiche COEM.

In questa villa a Lugano, si è scelto di posare, in continuità tra dentro e fuori, piastrelle di grande formato di Casalgrande Padana che riproducono iperealisticamente l’ardesia grezza. La verosimiglianza è acuita da una tramatura superficiale sempre diversa. Ciò viene enfatizzato nel profilo del rilievo e nella riflessione della luce che, come esito estetico, dà un’impressione di maggior profondità al soggiorno, di dilatare la percezione dimensionale degli ambienti, e di generare uno straordinario, teatrale effetto soglia là dove la terrazza s’interrompe incontrando il paesaggio.

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