La natura e il fuoco camino con vista

In origine questo interno apparteneva ad un rustico, un tempo riservato alla funzione di fienile nelle terre del Chianti. L’intenzione dell’architetto è stata quella di conservare la struttura architettonica privata del nucleo centrale, creando grandi e luminosi spazi aperti, in grado di dialogare con l’esterno. L’area living è al piano terra ed è collegata alla zona notte da una scala elicoidale in metallo. L’ariosità di questo ambiente è garantita dall’assenza di suddivisioni murali; la quinta-libreria curvilinea e le colonne rafforzano l’identità della scala. Il pavimento è in legno di quercia, lo stesso delle ante scorrevoli a doghe orizzontali che, oltre a permettere la permeabilità della luce, nascondono locali di servizio, aperture esterne o la televisione e l’hifi. Le rimanenti pareti si aprono all’esterno con grandi vetrate e proprio in corrispondenza di una di queste è presente il camino, posizionato in modo tale da risultare totalmente libero con il volume che fuoriesce all’esterno; esteticamente ha una linea molto semplice senza fronzoli né decori, solamente una banda orizzontale che evidenzia l’architrave e spezza la geometria del blocco. La soluzione, oltre ad essere interessante dal punto di vista compositivo, ha anche il vantaggio di non necessitare sostanziosi lavori per la sua installazione. (V.S.)

OLTRE IL CAMINO. Inserire il camino a ridosso di una vetrata potrebbe sembrare un’idea alquanto insolita e azzardata; in realtà questa soluzione, oltre ad essere fortemente suggestiva, ha il pregio di non rubarespazio alla superficie interna della casa e al contempo permettere la contemplazione della natura circostante mentre si è comodamente seduti dinnanzi al fuoco. La vetrata (in questo caso non apribile, le altre invece sono ad anta unica a bilico centrale) ridisegna l’arcata preesistente e mette in evidenza, ancora una volta, l’architettura dell’ex fienile consentendo la compenetrazione tra interno ed esterno.Elio Di Franco, architetto. Nell’attività professionale indipendente, iniziata nel 1984, si dedica alla progettazione architettonica di interni privati e pubblici, ordina mostre eprogetta allestimenti oltre a disegnare complementi per l’industria. Dal 2002 è professore incaricato al Corso di Laurea di Disegno Industriale alla Facoltà di Firenze. Partecipa a mostre di architettura come la Biennale di Venezia e il Salon International de L’architecture a Parigi e a numerosi concorsi fra i quali quello per il Tamaya Pachinko Palace di Fukuoka (Giappone) in cui è vincitore.La volontà del progettista è quella di dare inconsistenza alle pareti: espediente che ha l’effetto di proiettare il camino nella natura circostante. Un omaggio all’architettura organica che sostiene l’armonia tra l’uomo e la natura, l’equilibrio tra costruito e ambiente naturale; camino e paesaggio si fondono armonicamente in un unico organismo architettonico.La corretta progettazione del camino, al fine di un buon funzionamento e un adeguato rendimento termico, deve tener conto di molteplici aspetti. La scelta di alloggiare il camino con il volume che esce dal perimetro della casa potrebbe non convincere del tutto; analizziamo quindi i pro e i contro di questa soluzione.
Innanzitutto occorre premettere che, in questo caso, il camino non sopperisce al totale fabbisogno dell’abitazione, che è dotata di radiatori per il riscaldamento di tutti i locali; proprio per questo motivo non siamo vincolati a posizionarlo in una zona ben precisa per incanalare l’aria calda e servire tutte le stanze. Il monoblocco in muratura, realizzato su disegnodal progettista, trova quindi sede fuori dal confine murario con un’altissima canna fumaria esterna in acciaio che percorre tutta la parete arrivando fino al tetto. Il vantaggio è che non si toglie spazio alla superficie calpestabile abitativa e al tempo stesso si evitano opere di parziale demolizione muraria necessarie alla costruzione di una tradizionale canna fumaria, con un notevole risparmio economico e di tempo; c’è però da precisare che il calore procurato dalla combustione della legna, che circola attraverso il tubo in acciaio, non riscalda gli ambienti adiacenti al passaggio dello stesso al pari di una canna fumaria interna ma viene parzialmente disperso all’esterno. L’imponente altezza, invece, garantisce un ottimo tiraggio senza il pericolo del ritorno di fumo. Inoltre il camino è dotato di un’apertura nella parte posteriore che consente la pulizia dalla cenere direttamente dall’esterno senza sporcare gli ambienti della casa. Singolare e suggestiva è l’idea di circondare il volume del camino da una grande vetrata.L’applicazione di aspiratori elettrici consente di risolvere ogni problema: con un sistema economico ma estremamentefunzionale è possibile anche in condizioni avverse di garantire il funzionamento della canna fumaria.
Il tiraggio può essere un problema
Il fuoco canta allegro, poi improvvisamente una folata di vento ed ecco: il fumo che prima saliva regolare e fluido sembra rimbalzare indietro.
E uno sbuffo investe la stanza, la polvere nera si diffonde intorno e il fuoco sembra soffocare come schiacciato da una invisibile forza che lo prema dall’alto.
C’è qualcosa che non va nel tiraggio del camino.
Può avere diverse origini, ma in generale il problema sta semplicemente nel comignolo, o ancor più semplicemente nel fatto che le condizioni atmosferiche, climatiche, o altro ancora, impedisce la normale fuoriuscita del fumo.
Come rimediare?
Vi sono molteplici studi sull’argomento, e tentativi di raggiungere un disegno del comignolo più appropriato, capace di garantire il tiraggio anche con vento forte, pioggia e in condizioni climatiche avverse.
Vi sono studi appassionati e approfonditi in merito.
Ma c’è poco da fare: là dove null’altro funziona, la garanzia ultima del buon tiraggio è data soltanto dall’esistenza di un buon aspiratore applicato alla fuoriuscita del fumo. Gemi Aspiratori che produce da oltre 20 anni aspiratori elettrici per camini, propone un sistema di aspirazione dalla forma originale che vanta una durata di oltre 15 anni ed è composto da tre pezzi : la base di aggancio regolabile; la parte centrale comprendente tutta la parte necessaria dell’aspiratore e il cappelletto a tre elementi tipico comignolo tradizionale, il peso totale dell’aspiratore e di 22 kg A fianco centralina di comando aspiratore a 6 diverse velocità in grado di regolare i giri dell’aspiratore. La centralina è conforme a tutte le norme di sicurezza, viene alimentata dalla rete 220 volt ha un trasformatore interno e la protezione. Si può scegliere tra diversi modelli: c’è l’aspiratore che si applica alla sommità della canna fumaria ed è completo di variatore di velocità. Spento, non ostacola la normale fuoriuscita di fumo: come se non ci fosse. Può essere sempre in funzione, o entrare in funzione all’occorrenza. In ogni caso fornisce una garanzia unica del buon funzionamento del camino. Resiste alle alte temperature; è silenzioso e di facile installazione. Non solo risolve il problema del tiraggio, ma aiuta a mantenere la canna fumaria pulita e, a fuoco spento, permette il ricambio dell’aria.Il vostro camino fa fumo?
Ecco la soluzione più ideale, sicura, semplice ed economica
Gemi Aspiratori
Per saperne di più sulla soluzione tecnica della canna fumaria abbiamo rivolgendo alcune domande al dottor Pietro Bonello, dell’azienda Smalbo e Coordinatore GL 202 CTI ‘Stufe, caminetti e barbecue’.

Quali caratteristiche deve avere la canna fumaria quando il posizionamento è totalmente all’esterno?
Nella determinazione del tiraggio buono o cattivo laposizione della canna fumaria (collettiva) o camino (singolo) influisce e se ne deve tenere conto ma non è questo l’elemento decisivo.
Il buon tiraggio è determinato da un rapporto tra :
• potenza del generatore di calore
• sezione di uscita dei fumi (diametro del camino)
• altezza utile
Il tutto ha lo scopo di assicurare una differenza di temperatura tra i fumi caldi e l’aria esterna più fredda idonea ad assicurare il tiraggio che non deve essere nè scarso nè eccessivo. Una temperatura fumi troppo bassa crea condense che danneggiano l’apparecchio e costituisce un ‘tappo’ all’interno del camino, una temperatura dei fumi troppo alta rende eccessivo il consumo di combustibile .
Il tiraggio dei fumi è favorito dalla naturale salita dell’aria calda ma se la canna fumaria è esterna come si ovvia alle basse temperature dell’ambiente esterno?
Le dispersioni di calore lungo il percorso del camino / canna fumaria possono essere limitate con l’isolamento della canna fumaria da eseguirsi in opera o con l’impiego di elementi isolati. In entrambi i casi è necessario un calcolo del corretto dimensionamento
del camino secondo la norma UNI EN 13384 -1 che viene effettuato da un professionista abilitato con l’impiego di appositi software. In tal modo si evita il rischio di andare per tentativi successivi.
In generale quali so no i criteri per scegliere la canna fumaria più adatta alle proprie esigenze?
In commercio vi sono numerosi prodotti, tutti marcati CE , ciascuno dei quali ‘dichiara’ al cliente le proprie prestazioni: temperatura massima di esercizio, funzionamento in pressione positiva o negativa (la quasi totalità dei generatori a combustibile solido)
resistenza o meno alle condense, resistenza o meno al fuoco di fuliggine (obbligatoria per il combustibile solido) e distanza da mantenere dai materiali combustibili. La norma UNI TS 11278 offre i criteri di scelta per un corretto abbinamento dei componenti del camino/ canna fumaria al generatore di calore.
II condotto di che materiale deve essere e deve avere delle caratteristiche particolari?
Valgono per il condotto / canale da fumo / tubo della stufa le considerazioni che abbiamo fin qui svolto.
In più la necessità di premiare l’estetica (si tratta di installazioni a vista) fa senz’altro prediligere il prodotto in acciaio porcellanato, che associa massimi livelli di resistenza alle temperature con la facilità di pulizia e l’inalterabilità dell’aspetto superficiale e dei colori.
Quali sono gli elementi fondamentali che compongono una canna fumaria?
Verrebbe da rispondere: “Il buco e il materiale che lo fodera”. Scherzi a parte, un camino è composto da una serie di elementi, che elenchiamo dal basso verso l’alto:
• camera di raccolta delle fuliggini , alla base
• raccordo con il canale da fumo
• condotto fumario, opportunamente isolato
• elemento di raccordo per il passaggio a tetto
• torrino esterno
• comignolo
Ciascuno di questi elementi ha una propria funzionalità e devono essere mantenuti in perfetta efficienza per un tiraggio ottimale .
Occorre fare dei controlli periodici?
Una riduzione della sezione a causa dell’accumulo di fuliggine influisce direttamente sull’equilibrio che determina il tiraggio, oltre che essere fonte di pericolo. Il camino deve essere pulito con regolarità almeno una volta all’anno: manutenzioni più frequenti possono rendersi necessarie alla stregua delle istruzioni del costruttore del generatore, del fabbricante del camino stesso oppure in dipendenza del consumo di legna:
sistemi evacuazione fumi legna ogni 40 q
sistema evacuazione fumi pellet ogni 20 qIl camino per i fumi deve essere costituito da tre elementi, vediamo quali sono:
1. la parete a contatto con i fumi può essere realizzata con materiale ceramico,refrattario o con lega metallica. In tutti i casi il materiale utilizzato deve essere impermeabile ai prodotti dela combustione, resistere alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore, all’azione dei prodotti della combustione ed alle loro eventuali condense.
2. L’intercapedine isolante o coibentazione deve resistere alle alte temperature e può essere realizzata con lana di roccia ad alta densità o con l’utilizzo di fibra ceramica in modo da limitare la caduta di temperatura e i fenomeni legati alla condensa dei fumi.
3. L’involucro esterno deve svolgere la funzione di protezione della parete a contatto con i fumi, di protezione della coibentazione dall’umidità e dagli agenti atmosferici e garantire la verticalità della parete a contatto con le esalazioni. Può essere realizzato con prefabbricati in calcestruzzo alleggerito vibrocompresso o con lega metallica (acciaio inossidabile, rame, lamiera zincata…) o direttamente in opera in modo tale da garantire la resistenza alle normali sollecitazioni termiche e alle azioni meccaniche in generale.
I camini ceramici per mezzo di appositi distanziatori posti tra la parete a contatto con i fumi e l’involucro esterno di rivestimento, permettono di ricavare un’intercapedine che svolge funzione di isolamento termico o di canale per presa d’aria se utilizzata con sbocco in atmosfera.

TRATTO DA: G. MEZZALIRA E M. VERONESE, FUOCO AMICO, CEAR IN COLLABORAZIONE CON CAMINI WIERERSmalbo
Quarant’anni di fumi
Quarant’anni di tubi
Camini Wierer
Camini e canne fumarie per l’evacuazione dei fumi

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