Un elemento tra natura, storia e artificio com’è profondo il suo mito…
Miracolo a Milano, l’eclisse, Pasolini con Citi & compagni Ongaro, la partitella Onofri, cose che succedono Celentano, Bennato un’intera generazione di pittori ne fu suggestionata i luoghi degli scrittori raccontando le terre dell’anima senza inizio né fine Ferrarotti, e la collana Feltrinelli il muro di Berlino la striscia di Gaza corridoi d’ingresso europei quante sono le forme dell’appartenenza quante sono le figure dell’apparenza
Rimini secondo De Carlo (Parametro n. 39 – 40 settembre – ottobre 1975) dal centro direzionale al centro storico e marginalità nuove dimensioni dell’urbano
la fionda Sicula secondo Doglio & Urbani
la cultura della casa anni settanta da Benevolo alle collane Marsilio e Franco Angeli …
alla cultura del margine come evaporazione della città l’Architettura Radicale
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(Archizoom, Superstudio, UFO, 9999, Libidiarch, Strum, Raggi, La Pietra, Pettena … Archigram, OMA …)
alle radici del Punk Made in Italy
all’alba, quel buio troppo strano perché si possa dormire in piedi sull’autobus
Nel quartiere si parlano 110 lingue, i bianchi sono una minoranza e in alcuni palazzoni la disoccupazione sfiora il 35%. La gente divisa: chi spera in una rinascita e chi invece già si prepara a fare le valigie per andarsene
Michele Serra nella raccolta di racconti ‘Il nuovo che avanza’ apre con una citazione di Bertolt Brecht Di queste città resterà: il vento che le attraversa! … e poi in prima pagina ‘… oggi la periferia non esiste più e nella nostra città, come in tutte le città, niente inizia e niente finisce. Le vie e le case si rincorrono senza tregua verso un fuori che non è più fuori, occupando ogni passato silenzio, ogni trascorso vuoto. Ogni città fa parte di tutte le città intorno, ed essendo l’intero paese una sola immensa città, non esistono più neppure le città’
– grande! Serra già nell’ottantanove ha visto lungo … un’immagine di modernità … proprio il nuovo che avanza … precede anche le pensate di Boeri sulla città diffusa o USE
– sì, vai a raccontare a chi abita lì della città diffusa!!! Come minimo s’incazzano! |
La grande città come trionfo dell’inessenziale sull’essenziale, dell’artificio sul naturale, del superfluo sul necessario, il sottile filo … là dove c’è ancora città vista come il luogo degli equivoci, come sottrazione ed addizione della vita quodiana … questo accade tra amnesia e l’arte del ricordo Luoghi cult, un museo provocazione porta l’arte contemporanea nella periferia da Parigi a Genova. Così il Mac Val diventa un progetto …
fenomenologia dell’attesa occhio ai murales l’occhio che sa capire i nostri tempi inquieti scene dal presente COSTA & NOLAN e GOMORRA hanno perlustrato e campionato i nuovi modi di culture urbane Canevacci & Ilardi ma torniamo ad oggi periferie di periferie e scale di focalizzazione differenziate
si va da 12 milioni di cartelli (che fanno scenografia urbana) su 830 mila chilometri di strada
alla riscoperta di una strada che sbuca dal passato da Savona a Capo Sud nell’Appennino il cuore segreto … (Paolo Rumiz in la Repubblica estate 2006 illustra in percorso a puntate la marginalità del territorio) paesi nel posto giusto, bar sulle curve a gomito, gente che saluta come al giro d’Italia: qui il tempo sembra essersi fermato … e opposto Negli ultimi cinque anni i collegamenti a banda larga hanno raggiunto il 92% delle case sudcoreane. E, secondo i ricercatori, quasi metà della popolazione vive in qualche modo la propria vita affettiva anche nel cyberspazio
lo spazio fisico diviene relativo, derive e periferie si formano e scompaiono in insiemi mutanti e fluttuanti organici e ‘chimici’ … spazi allotropi lo spazio dimensionato fisico viene dilaniato & sforacchiato dalla comunicazione, dalle relazioni, dai fusi orari o cronometrie dalle parole delle immagini … l’estensione della fisicità l’esplosione dei confini e della centralità … Le metropoli corrono verso l’espansione o l’implosione … alcune crescono ogni ora altre perdono abitanti. Sono oasi di civiltà o infermi il modello americano affamato di territorio, con crescita senza limiti, |
comporta effetti drammatici sul consumo di energia. E di tempo fine del concetto di periferia in infrastrutture e isole urbane e insiemi organici in evoluzione … EMERGENCY STATI DI OCCUPAZONE (CON)TEMPORANEA MOBILITÀ SMONTABILITÀ
MODULARITÀ LEGGEREZZA LA CITTÀ CONDIVISA SPAZI & TEMPI RELATIVI = NUOVI MODI DI ABITARE … WENT
gli architetti diventano artisti e disegnano ansie e fobie metropolitane
orientandosi nel gran mare costruito con mappe della poesia
Begato, Diga al ritmo di Rock. Demolire o provare a risanare?
festival delle periferie si alza il sipario
Il ruolo delle menti creative il festival della scienza l’amministrazione deve rivedere gli elementi chiave della sua strategia …
sagome, profili, icone, loghi gli esercizi di John Hejduk ritornano in Rem K. per nuove figure del paesaggio urbano bestiari campionari di immaginarie figurazioni per perforare lo stato simbolico in racconti flessibili e mutevoli ma rilevabili in una dimensione multyciplity fenomeni di archeologia urbana … luoghi che diventano paradisi underground si indaga sull’effetto estraniante di un profumo ipnotico o di un colore vibrante I cacciatori di rifiuti passeggiate tra i margini waterside living vacanze nevrotiche perché l’immaginazione deve seguire i sentieri dell’immaginazione
come saranno le città del futuro? bisognerebbe chiederlo agli scrittori di fantascienza … il cielo sta cadendo! |
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www.archeoclubitalia.it Archeoclub d’Italia movimento di opinione pubblica al servizio dei beni culturali e ambientali
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