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| Tratto da: Chiesa Oggi 46 Architettura e Comunicazione |
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RIVISITAZIONE DELLO SPAZIO |
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Ieri Foto di Roberto Betti Oggi
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BEATA VERGINE MARIA AUSILIATRICE A SAN MARINO Una chiesa costruita negli anni Sessanta, ma secondo criteri già antiquati, viene reintepretata grazie all’attento e accurato intervento di Giuseppe Maggiori e Antonella Sacchetto dello studio A.R.P. di Rimini. Il complesso, costruito in fasi diverse, non appariva unitario né totalmente completato. L’intervento ha dato omogeneità all’insieme, definendo una figura esterna più slanciata e moderna e aprendo alla luce l’aula, arricchita di significato e diversificata nei suoi luoghi liturgici. Il progetto ha preso forma tenendo conto di dover intervenire su una struttura complessa edificata avendo come scopo il rispetto e l’utilizzo dei volumi costruiti migliorandone qualità, fruibilità e sicurezza. Il volume originario della chiesa è stato suddiviso con un nuovo solaio in due piani riconducendo la chiesa a proporzioni più accettabili e nello stesso tempo ottenendo ulteriori spazi per le attività parrocchiali. La chiesa pertanto rimane con la stessa superficie e capacità ricettiva al piano primo e a piano terra sono state ricavate la cripta, le aule e i servizi. Il presbiterio della chiesa e della cripta sono in corrispondenza verticale uno sopra l’altro. Ai piedi della sede a piano primo è stata lasciata un’asola per creare una comunicazione simbolica fra i due presbiteri. Dietro ai presbiteri è stato demolito e ricostruito su due piani un volume contente le sacrestie, l’ufficio del parroco, due aule e i servizi. Nel porticato che si apriva anteriormente alla chiesa sono state ricavate simmetricamente una doppia scala circolare e due stanzette confessionali al primo piano; la scala porta dall’ingresso a piano terra al livello della nuova chiesa. Sempre nel vano del portico sono stati realizzati un secondo piano dove sono una nursery, un aula e un sevizio e un terzo piano a salone. Le aperture ad arco del porticato sono state parzialmente chiuse e ricavati a piano terra le porte dell’ingresso principale, al piano primo il rosone di facciata e al piano secondo e terzo le finestrature verticali con sguinciature esterne, laterali e superiori, come a cercare più slancio. Internamente alla chiesa originaria verso l’ingresso sono state ricavate due terrazze in aggetto, come matronei, che si affacciano all’interno della nuova chiesa. Al piano primo le ampie finestre originarie sul lato sud-est sono state sostituite da una serie di 28 finestrelle quadrate e 3 oblò per creare entro la chiesa una luce più armonica. Sui prospetti dove si è intervenuti è stato creato uno zoccolo di rivestimento in lastre di travertino e sulle parti restanti una finitura a intonachino bianco, a sottoli neare il candore della Madonna a cui è dedicata la chiesa. All’interno della chiesa è stato eliminato il vecchio controsoffitto ed è stato creato un soffitto in legno in aderenza al tetto sostenuto e ritmato da una fitta centinatura. La scala principale accoglie con le parole del Magnificat visibili nella trasparenza delle vetrate. L’aula è inondata dalla luce delle nuove vetrate. Il battistero ottagonale si collega con un canaletto d’acqua all’esterno. Sulla sinistra della navata è collocato un coro. Il pavimento dell’aula e del presbiterio sono in marmo rosa perlino, travertino paglierino, biancone con decori in mosaico. B.V. Maria Ausiliatrice |
