Avvolti nel colore

Santhomé vetrate artistiche
“La luce è la grammatica dell’architettura” scrive Giuseppe Sala. Il valore simbolico della luce, etereo elemento che tutto avvolge, è sostanziale e trascendente a un tempo. Di qui l’intimo connubio tra vetrata artistica e chiesa. Vetrate che trovano nell’opera della Officina Santhomé realizzazioni di rara perfezione.

“Tende” cristallo, vetro soffiato, ferro
cm 205 x 110 x 35
Veduta parziale dell’esposizione svoltasi nella cripta della Chiesa di Vedesta (BG) “Senza titolo” vetro soffiato e rame
cm 135 x 40 x 46

L’artista Franco Bianchetti ha realizzato numerose e importanti opere in vetro per le chiese, con l’Officina Santhomé: opere originali e restauri. “Le vetrate di una chiesa sono certamente il luogo più favorevole a materializzare quell’esperienza del bello che l’uomo vive – scrive Attilio Pizzigoni – ad un tempo come sentimento spirituale e come partecipazione estetica, per cui il guardare la luce e l’esserne al contempo illuminati costituisce il doppio aspetto di un’unica coinvolgente esperienza. Per Franco Bianchetti non esiste quindi distanza tra la pratica artistica e quella religiosa; si tratta di un’identità espressiva e spirituale che non è solo sua, che non riguarda lui come artista ed esecutore dell’opera, ma che è anche di tutti coloro che frequentano da osservatori il suo lavoro di manipolatore della luce e che attraverso di esso si avvicinano all’emozione dell’arte e dell’ineffabile”. Qui sta il punto: che altro è plasmare la materia, altro definire campi di colore sulla superficie, altro plasmare la luce. Non c’è che la trasparenza del vetro colorato che sappia compiere quest’ultima operazione e, plasmando la luce, definire un campo energetico che investe tridimensionalmente lo spazio e l’osservatore nello stesso momento. In questo modo la luce realizza un’unione tra osservatore e oggetto osservato, come nessun’altra forma artistica può fare. E, dalla realizzazione di vetrate, Franco Bianchetti passa alla realizzazione di sculture in vetro, capaci di acquisire particolari posizioni e significati nello spazio, luoghi potenziali in attesa di un evento. Nella mostra svoltasi nell’agosto 2000 entro la cripta della Chiesa parrocchiale S. Antonio Abate di Vedesta in Val Taleggio (Bergamo), le sculture di vetro di Franco Bianchetti hanno trovato la loro più consona collocazione. “Tende è la scultura che accoglie la nostra discesa nello scuròlo – ha scritto Fernando Noris – asimmetrica quanto basta per dialogare in armonia con la regolarità delle linee architettoniche della decorazione… i due vetri di cristallo che formano l’opera sono aperti e divergenti come due braccia tese…”.

 

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)