Attorno al larin

Un arredo creato attorno al focolare tipico delle genti venete

Il Larin (è una parola di origine etrusca, deriva da lares, il focolare, il fuoco-padre: in concreto, è quel fuoco domestico che ha rappresentato per secoli il punto di ritrovo e di riferimento per tante generazioni contadine della terra veneta: attorno al larin ci si incontrava ogni sera, dopo una dura giornata di lavoro nei campi, per scaldarsi, ma sopratutto per comunicare, incontrarsi, fare filò cioè raccontare storie e fiabe) è il punto centrale di questo appartamento ed è costruito su misura per e con il committente, è il centro della casa: davanti ad esso si apre una finestra panoramica sulla vallata. Le panche sono state abbinate agli schienali in legno vecchio proveniente dai masi diroccati della zona circostante (siamo nelle Dolomiti); la lavorazione delle assi è particolare e segue l’andamento delle pareti lasciando però una fascia di bianco.
Completano l’arredo due angoliere che diventano due tavolinetti a ribalta, utili come appoggio o per la lettura; l’illuminazione è stata incassata in un trave vecchio, con led a luce fredda per esaltare il contrasto tra il colore scuro del legno vecchio e le pareti lasciate bianche per riflettere la luce ed illuminare una zona altrimenti buia. In camera da letto, l’armadio è stato pensato in modo da essere un pratico contenitore salvaspazio e contemporaneamente per avere la funzione di testiera del letto.Nella camera matrimoniale, il legno vecchio (il letto) e quello grezzo di larice la fanno da padroni mentre la funzionalità è l’elemento più importante nella progettazione: qui si scoprono molti accorgimenti per “fare spazio”.

SI TRATTA DI UNA SPECIALE FINITURA CHE PERMETTE DI METTERE IN RISALTO LA VENATURA (RISPETTO AL FONDO VERNICIATO); SI OTTIENE SPAZZOLANDO IL LEGNO, POI LACCANDOLO E ALLA FINE DEVE ESSERE RICARTEGGIATOIl focolare vero e proprio è costruito in pietra del luogo proveniente da Castellavazzo (un tipo particolare di marmo che presenta pigmentazioni che vanno dal rosso al rosa-grigio e al grigio).
In cucina, un ritorno al passato con le basi in muratura di pietra lavorata a sasso del Piave di colore roseo, trattata per non assorbire macchie, sia sul piano di lavoro che sulle pareti di fondo. Nel tondo, un dettaglio del vetro.ZOLDO ALTO È UN COMUNE ITALIANO DI 1.034 ABITANTI DELLA PROVINCIA DI BELLUNO IN VENETO. NEL CUORE DELLE DOLOMITI DI ZOLDO, TRA I MASSICCI DEL PELMO E DEL CIVETTA, È UNA DELLE PRINCIPALI PORTE D’ACCESSO AL COMPRENSORIO SCIISTICO SKI CIVETTA (OLTRE 80 KM DI PISTE). OLTRE AL TURISMO INVERNALE ED ESTIVO, L’ECONOMIA DI ZOLDO ALTO SI REGGE SUL GELATO ARTIGIANALE, REALIZZATO DAGLI ARTIGIANI LOCALI NELLE LORO BOTTEGHE SPARSE TRA LA GERMANIA E GLI ALTRI PAESI DELL’EUROPA CENTRALE. LA PARLATA ZOLDANA VIENE FATTA GENERALMENTE RIENTRARE TRA I DIALETTI VENETI, SEBBENE DIMOSTRI LA PRESENZA DI NUMEROSI ELEMENTI LADINI.Fa arredamento
www.ivofontana.it

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