ARNE JACOBSEN – VERNER PANTON

La silhouette entrata nell’immaginario collettivo e una seduta pensata anche per gli spazi esterni. Resistenza e linee scattanti sono il comune denominatore.3107, o più semplicemente serie 7, è un’altra delle iconiche creazioni di Arne Jacobsen. Fu realizzata nel 1955 con la stessa tecnica della sedia Ant del ’52 e ugualmente impilabile. La struttura è formata da nove strati di tranciato di faggio e due di cotone, a formare un compensato sottile e resistente. La forma anatomica la rende comoda e la silhouette a clessidra ricorda le forme femminili. Grazie a questa caratteristica divenne un’icona: nel 1960 il fotografo Lewis Morley immortalò la modella Christine Keeler “vestita” solo della sedia. In realtà si trattava di un’imitazione da poco prezzo, ma l’effetto fu identico: entrò nell’immaginario collettivo. Produzione, Republic of Fritz Hansen.Tivoli di Verner Panton vede la luce nel 1955. All’Autore era stato richiesto di creare una seduta per il ristorante Tivoli a Copenhagen. Era necessario che la sedia fosse leggera e impilabile per poter essere spostata comodamente nel formare i tavoli. Inoltre sarebbe stata utilizzata sia all’interno del locale sia sulla terrazza esterna. Panton doveva creare una sedia bella ed elegante, ma anche comoda e resistente alle intemperie. La struttura è in acciaio inox. La seduta e lo schienale sono tessute a mano con fili tra i 60 e i 110 metri di poliuretano resistente, rinforzato con un nucleo in nylon. Il tessitore impiega quasi due ore per ogni sedia. Riedizione, Montana Møbler.La bellezza di un vecchio fienile è tornata alla luce grazie all’opera di ristrutturazione dell’architetto Silvio Arfini.
Per l’arredamento, pochi pezzi di design minimale. Tavolo, Molteni; sedie “Alma” di Roberto Barbieri, B&B Italia.SILVIO ARFINI, architetto
Nasce a Commessaggio (MN) nel 1950 e si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 1978. Titolare dello studio “Longacantarana” si occupa di design e progettazione non solo edilizia. Ha realizzato diverse opere: dalla ristrutturazione di edifici residenziali, commerciali e uffici alla realizzazione ex novo di numerose ville unifamiliari dell’hinterland mantovano, cremonese e reggiano.

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Pubblicato in FARE

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