Architettura moderna contemporanea

Architettura moderna giapponese

Immersa nella Foresta Naturale, Wood Deck House coniuga volumi puri, moderne tecnologie e caratteri propri della tradizione architettonica orientale.

Deep in the Natural Forest, Wood Deck House brings together pure volumes, modern technology, and features of oriental architecture.

Progetto di: Tezuka Architects
Foto: archivio Tezuka
Testo di: Ginevra De Colibus

Nel 1933 Junikiro Tanizaki scrive "In’ei raisan" – letteralmente "Elogio della penombra" – un saggio lucido ed elegante sulla civiltà giapponese, un elogio del gusto e dell’estetica orientali che l’autore descrive con linguaggio semplice ed efficace. Tanizaki racconta gesti quotidiani, piccole cose che molti nemmeno noterebbero, e sottolinea come la civiltà giapponese si componga delle infinite gradazioni del buio, di spazi vuoti che non vanno subito colmati ma goduti così come sono, di gesti antichi e lenti. Dell’architettura tradizionale del suo paese scrive: "la spoglia eleganza delle stanze giapponesi è fondata per intero sulle infinite gradazioni del buio, […] del sole fulgente che brilla sul nostro giardino non ci raggiunge che uno spento riflesso, filtrato attraverso la carta opalescente dello shoji. Questa luce mitigata e indiretta è l’elemento estetico più importante della casa giapponese".

Libro d’ombra

Junikiro Tanizaki nasce a Tokyo nel 1886 in una famiglia della buona borghesia cittadina. Iscritto alla Facoltà di Lettere dell’Università Imperiale di Tokyo comincia a pubblicare brevi racconti già sulla rivista della scuola ma, carattere tanto irriverente e ribelle a ogni etichetta quanto indifferente all’opinione pubblica e alla situazione politica del suo paese, viene spesso fermato dalla
censura che vieta le sue pubblicazioni. Nel 1933 scrive “Libro d’ombra”, un saggio lucido e ironico sulla civiltà e l’estetica giapponesi che si traduce in confronto, sottolineato con raffinata leggerezza, tra il mondo di ombre e luci soffuse tipico della tradizione giapponese e la lucentezza abbagliante e a volte asettica dell’Occidente.

Nelle foto: Fronte sud – est di Wood Deck House. Il sistema di tende apribili protegge dalla luce solare diretta gli ambienti della zona giorno e le balconate consentendo, ad un tempo, di godere della splendida vista del bosco.

South-east front of Wood Deck House. The system of curtains protects the rooms of the day area and the balconies from direct sunlight, thus providing a splendid view of the forest

In 1933, Junikiro Tanizaki wrote ‘In’ei raisan’ (Eulogy of Shadows). It is a clear account of Japanese civilisation, a eulogy of oriental taste and aesthetics that the author describes using simple and effective language. Tanizaki talks about everyday customs, small things that most people would not even notice, and he underlines how Japanese civilisation is composed of myriad shades of darkness and empty spaces that should not immediately be filled but enjoyed as
they are using old and slow gestures. Talking of the traditional architecture of his country, he writes ‘the bare elegance of Japanese rooms is entirely based on myriad shades of darkness, […] of the sun that shines on our garden we only receive a dimmed reflection, filtered through the opalescent shoji.

Il piano terra accoglie gli ambienti più intimi della casa nei quali la luce filtra attraverso la fitta vegetazione
del bosco circostante modolandosi in continui giochi chiaroscurali.

Nelle foto: Scorcio interno di una delle camere da letto. Gli ambienti più intimi della casa sono collocati al piano terra
dove la luce filtra attraverso la fitta vegetazione circostante modulandosi in continui giochi chiaroscurali.
Due immagini dell’ampia zona giorno al secondo piano dell’abitazione.

Inside one of the bedrooms. The more private rooms of the house are located on the ground floor where light filters in through the dense surrounding vegetation creating chiaroscuro effects.
Two views of the large day area on the second floor of the home.

E Wood Deck House, abitazione realizzata dallo studio di architettura Tezuka nella regione di Tokyo e immersa nella Foresta Naturale, oscilla tra modernità e tradizione, ereditando caratteri vecchi di secoli e giocando con le ombre della fitta vegetazione circostante. La casa si contraddistingue per i volumi puri in legno, le superfici pulite e la totale assenza di decorazione. La rinuncia diventa qui valore positivo, sinonimo di sobrietà e scarsa visibilità, inserimento rispettoso nell’ambiente naturale circostante. La struttura portante e i prospetti sono interamente realizzati in legno locale. A nord due lati ciechi dell’edificio si adagiano ad un pendio boscoso che guarda verso il Pacifico in lontananza, mentre dal lato opposto la casa si apre al bosco attraverso ampie vetrate scorrevoli a scomparsa che bucano l’angolo e trasformano
spazio interno e balconate in un unico ambiente. Qui un sistema di tende, che sembra giocare conla luce e le ombre trasformando i volumi.

Progettare la trasparenza

Il sistema di vetrate scorrevoli a scomparsa che caratterizza Wood Deck House è
composto da tre lastre di vetro termico molto trasparente di 4 mm di spessore, intervallate da due intercapedini riempite di gas argon che consentono alle vetrate di raggiungere valori U minori a 0,7 W/mqK. Come è noto, infatti, la trasmittanza termica U
è la quantità di calore trasmessa, in regime stazionario, attraverso una superficie
vetrata per unità di area e di salto di temperatura in assenza di radiazione solare e si
esprime in W/mqK. Naturalmente il vetro a tripla pelle va fissato ai margini del telaio
in legno mediante distanziatori che hanno il compito di trattenere in modo duraturo il
gas di riempimento. La superficie vetrata consente il passaggio di almeno il 60 % di
luce incidente, sfruttando il solare passivo per il riscaldamento degli ambienti interni.
Durante la stagione invernale, infatti, allorchè il sole si trova in posizione più bassa e
colpisce la facciata posta a sud con un angolo meno acuto, i raggi giungono in profondità nelle stanze riscaldandole. In estate invece il sistema di tende apribili protegge dai raggi solari diretti ombreggiando e rinfrescando gli ambienti.

This dimmed indirect light is the most important aesthetic feature of the Japanese home’. Wood Deck House, a home created by the Tezuka architectural studio near Tokyo, deep in in Natural Forest, combines modernity with tradition and plays around with the shadows of the dense surrounding vegetation. The most striking feature of the house are its volumes in pure wood, its clean surfaces, and the total lack of any decoration. This becomes a positive value, a synonym of sobriety and respect for the surrounding environment. The load-bearing structure and the facades are made
entirely of local wood. To the north, two blind sides of the building look onto a wooded slope with the Pacific Ocean in the distance; on the opposite side, the house opens onto the woods by means of large sliding windows that turn the inner space and balcony into a single room. Here a system of curtains that seems to play with light and shadow transforms the volumes.

Interamente realizzata in legno locale, Wood Deck House sembra emergere dal bosco
in perfetta armonia tra architettura e natura

Nelle foto: Nella zona giorno un sistema di porte in legno e vetro scorrevoli a scomparsa si apre sulla balconata che corre lungo il perimetro di due lati dell’edificio proiettandosi verso l’esterno e il bosco circostante.

Looking down the Natural Forest and Pacific Ocean opening the glass sliding doors of the two sides completely, the living area extends out onto the deck cantilevered out four metres above the forest.

In questa pagina: scorci degli ambienti interni. La struttura portante e le finiture di Wood Deck House, interamente
realizzate in legno locale, sembrano emergere dal bosco in perfetta armonia tra architettura e natura.

On this page, view of the interior rooms. The load-bearing structure and the finishes used for Wood Deck House, entirely made of local wood, seem to come out of the forest to create a perfect balance between architecture and nature.

Protegge dalla luce solare diretta l’ampia zona giorno posta al secondo piano dell’edificio. Il piano inferiore intimo e ombreggiato accoglie invece gli ambienti più privati della casa, le camere da letto e gli spazi di servizio che sembrano conservare e perpetuare quel mondo d’ombre descritto da Tanizaki.

The large day area on the second floor of the building provides protection from direct sunlight. The lower floor, more reserved and shaded, is used for the private rooms of the home, the bedrooms and the service areas that seem to perpetuate that world of shadows described by Tanizaki.

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