LA LUCE CHE RINNOVA LE COSE

Architetture, volumi, superfici hanno sempre anche un valore simbolico, che è maggiore nel caso di un edificio di culto: come questo, fondato da Don Luigi Guanella. Le nuove lampade ottengono uno spazio chiaro e accogliente in ogni ora della giornata, dando un senso di continuità tra navata e presbiterio.

Le colonne in pietra danno un’impressione di ponderosità alla navata. E gli ori dell’arco trionfale che continuano nell’abside ripercorrono le modalità ornamentali-simboliche che sin dall’epoca tardo antica hanno caratterizzato le chiese, conferendo loro quella aulicità celestiale che offre un senso di protezione, come solo i luoghi dotati di alto significato sanno fare. La Madonna del Lavoro esprime una grande tradizione. Fu costruita nel 1904 e come molte architetture dell’epoca riprende esempi antichi.
Ma il suo bene maggiore è il suo fondatore: Don Luigi Guanella.
Proprio ai primi del ‘900 Don Luigi Guanella si impegnò nell’opera di bonificare le zone paludose del Pian di Spagna. Con alcuni volontari: ci riuscì e fondò un villaggio: Nuova Olonio. Divenne un centro di lavoro agricolo che seguiva le tecniche più avanzate. Prima vi pose una chiesetta in legno, poi eresse questa, che titolò al Divin Salvatore. Il titolo attuale Madonna del Lavoro, è un omaggio anche all’impegno di Don Guanella e a tutti coloro che lo aiutarono nell’opera. I muri, le pietre, i dipinti di questa chiesa ricordano quel grande impegno: meritano di splendere perché tale memoria sia sempre viva…

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