Il progetto locale nel tempo della iper-comunicazione

Immagini sempre più seducenti e di facile accesso propongono un modo di fare architettura che sembra poter prescindere delle caratteristiche del luogo. L’esasperazione delle componenti tecnologiche del progetto, ovvero delle sue forme sempre più flessuose, ci propone un fare architettura legato al concetto di prestazione o, peggio, di presentazione.
Sempre più concentrati a raggiungere le facili vetrine dei siti internet dedicati all’architettura (che sembrano favorire tale fenomeno) i giovani architetti, esclusi dal mercato a causa di una scellerata legge sui lavori pubblici, sembrano sempre meno interessati al localismo, vera e propria palestra della ricerca in architettura. A titolo esemplificativo di un programma di ricerca fortemente caratterizzato dalla esigenza di una relazione con il ‘genius loci’, vengono qui illustrate tre esperienze del lavoro intraprese nella mia regione: tre modi diversi di interpretare il rapporto tra luogo e progetto tramite l’uso di regole, materiali e tecniche locali; tre modi di agire, insomma, ‘dentro’ l’architettura pugliese.

Riconfigurazione di uno spazio degradato e nuovi uffici municipali
Santeramo in Colle 2006_2010
Il piccolo centro in provincia di Bari ha offerto un’opportunità eccezionale: intervenire tramite un edificio sul meccanismo che regola il tessuto urbano. Organizzata attraverso piccole polarità, la città di Santeramo in Colle soggiace ad una regola semplice: ad ogni edificio pubblico fa riscontro un leggero flesso della via che lo costeggia determinando
così un ‘incidente’ nella regolarità della maglia urbana…

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ARCHITETTURA E CITTA’ 6
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