Arch. Francesco Trisorio

Milano, li 03.11.2003

Arch. Francesco Trisorio

CHIESA ” DIVES IN MISERICORDIA ” TOR TRE TESTE – ROMA

Spostandosi dal centro di Roma in direzione est verso l’estesa periferia della città si arriva al quartiere detto Tor Tre Teste. Probabilmente il quartiere prende nome dal ritrovamento di una stele raffigurante le figure di tre personaggi appartenuti al passato in epoca medievale. Le periferie come in tutte le grandi città appaiono uguali e gli unici segni di distinzione sono le sole scritte stradali delle località attraversate. Arrivati in prossimità del quartiere si è colti nel veder apparire la sagoma particolare di una costruzione d’aspetto latteo che riporta la nostra attenzione al motivo di visita del nuovo centro parrocchiale. La chiesa ” Dives in Misericordia ” progettata dall’architetto Richard Meier si presenta in piena luce riflessa dalle forme curve delle tre lame in cemento bianco che caratterizzano l’intero complesso parrocchiale. L’interessante costruzione emerge in tutta la sua originale forma espressiva architettonica fra i palazzi popolari del quartiere Tor Tre Teste con i quali si relaziona in modo aperto e distinto senza sopraffazione. R. Meier, in queste sue architetture è un maestro, egli costruisce l’edificio intorno a pochi e ossessivi elementi scomponendo la massa architettonica in volumi autonomi definiti dalle tipologie degli interni. La Sua progettazione neorazionalista post-moderna molto lineare, pulita ed essenziale, già si manifesta all’interno del movimento espressionista americano degli anni 70 costituito dal gruppo detto dei ” five architects ” e di cui lo stesso architetto fa parte anche se opera in maniera autonoma. A riguardo, sono significative le sue costruzioni a scala urbana come l’Ateneo di New Harmony o il museo The Getty Center a Los Angeles che forniscono un’interpretazione di quella solitudine dei templi classici che ritroviamo nella stessa architettura della chiesa Dives Misericordia. La sapiente alternanza tra le pareti bianche lisce e superfici vetrate a tutta altezza unita alla ripetizione continua dei profili metallici quasi porcellanati conferiscono alla sua architettura una nobile grazia espressiva e di fine eleganza. La struttura si presenta idealmente pura e accessibile, tendenzialmente a confondersi ma anche ad emergere dall’ambiente esterno. Interessante è l’uso architettonico della luce zenitale nella quale si rimane avvolti in contemplazione nelle varie ore del giorno stimolati a volgere lo sguardo verso l’alto. Lo stesso architetto nelle sue note di progetto scrive che la luce è utilizzata come metafora del Bene ed è sempre stata sorgente di estasi ed ispirazione. La realizzazione dell’intero complesso parrocchiale è venuta dal mondo dei materiali con l’introduzione per la prima volta di uno speciale cemento armato colorato con polvere di marmo bianco di Carrara unito a particelle di fotocatalizzatori al titanio che permettono al manufatto di conservarsi nel tempo. L’Italcementi è lo sponsor tecnico – ingegnieristico nell’esecuzione dell’opera per la fornitura dei materiali ad alta teconologia innovativa quali il cemento Bianco TX Millennium, unita alla partecipazione di importanti e qualificate aziende del settore edilizio. L’invenzione importante che ha permesso la costruzione delle tre lame a forma di vela del progetto è stata la realizzazione in opera della macchina dei conci ideata dall’Ing. Gennaro Guala capace di movimentare il peso di otto tonnellate di ciascun concio. La stessa macchina verrà conservata ed esposta per essere visitabile o anche utili- lizzata per altre eventuali opere. La sistemazione liturgica interna alla chiesa segue le direttive del Concilio Vatica-no II°, l’assamblea dei fedeli siede al centro della grande vela per essere il vero protagonista di un viaggio spirituale. I poli liturgici. Altare, Ambone, Fonte battesimale e Sede sono realizzate in blocchi lapidei di travertino romano a disegno geometrico essenziale alle loro funzioni e prive di qualsiasi decoro. Il tabernacolo a forma di cubo con inciso un semplice decoro in bronzo dorato poggia su di un piedistallo in travertino posto a lato dell’altare e si collega con la cappella feriale. Gli accessori per la celebrazione liturgica, i candelabri e le crocette sono realizzati in argento vivo donate dal gioielliere Bulgari. La presenza all’interno delle due quinte di fondo in muro bianco costituiscono un notevole impatto scenico in chiave moderna nella definizione del progetto della chiesa. La parte bassa di una di queste pareti definisce lo spazio del presbiterio mentre sopra, dove forma una strombatura prospettica è collocato il crocefisso con il punto di fuga corrispondente ad un’apertura esterna verso il cielo. La luce naturale che avvolge il crocefisso fornisce una riflessione molto significativa sull’uso dinamico degli spazi architettonici e carichi di valenza religiosa. che l’architetto Meier riesce a coniugare tra forma e significato. La seconda parete di fondo serve ad isolare l’assemblea dei fedeli dagli ingressi e sopra all’interno di un grande riquadro sono poste le canne dell’organo. A completare la struttura religiosa del complesso parrocchiale le aule di catechismo, la sala convegni, gli alloggi per i sacerdoti e l’oratorio dei ragazzi con le sue attrezzature sportive all’aperto. Infine, la presenza discreta e proporzionata del campanile con le 5 campane in bronzo fuse dall’antica Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone donate da un anonimo benefattore; le stesse campane stanno a sottolineare con il loro suono armonioso la sacralità del luogo ed il trascorrere del tempo.

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)