Alessandro Napoli


L’impostazione metodologica alla base delle trasformazioni urbane di Salerno è sintetizzata nel Documento Urbanistico Programmatico del 1994. Prioritario non è un piano urbanistico, ma piuttosto la definizione e attuazione di interventi urbani capaci di innescare ulteriori processi di riqualificazione. Si delinea, cioè, un approccio per interventi urbani puntuali sulle parti strategiche, per poi tendere alla definizione di un vero e proprio piano.
… Bisogna concedere una importanza fondamentale alle forme della città (…) bisogna comprendere il potere della comunicazione acquisita dagli elementi formali tradizionali: le vie, le piazze, i giardini, i monumenti, la facciata architettonica…
Il controllo urbano passa pertanto attraverso la forma della città, che diventa elemento fondamentale, piuttosto che attraverso programmi quantitativi.
L’idea di gestione del territorio si incentra sull’idea di città compatta.

Salerno: il centro storico
Individuazione delle AAPU

Con la definizione dei limiti urbani, si evita che la città degeneri in una periferia disurbanizzata e che i sobborghi, intesi come forma di vita più legata alla campagna, perdano il loro carattere originario e si incorporino nel caos sociale e fisico della stessa periferia.
Come tutte le città europee, Salerno si trova a dover affrontare il tema della dissociazione tra il centro e la periferia. Il centro storico è un ambito urbano potente che rappresenta, nonostante il degrado, la memoria collettiva. La periferia invece, pur garantendo nei casi migliori un adeguato livello di abitabilità, non ha potuto assorbire alcun significato collettivo e non si è resa leggibile e comprensibile al cittadino.
Per omogeneizzare qualitativamente la città bisogna, quindi, stabilire un equilibrio di significati ed usi, qualificare urbanisticamente gli spazi della periferia e rendere abitabili gli spazi già qualificati del centro.
L’obiettivo sarà pertanto, per usare uno slogan di O. Bohigas, Monumentalizzare la periferia ed igienizzare il centro.

AAPU 1 Centro Storico Sud,
Riqualificazione di via Duomo
AAPU 9-10, Parco del Mercatello

Il nuovo metodo di lavoro si incentra sulla volontà di ricostruire dal vuoto urbano, da ciò che può divenire spazio collettivo, per tre ordini di motivi:
– è il tema più accessibile alla pubblica amministrazione nel breve periodo;
– ripristinare uno spazio pubblico è il modo più rapido ed efficace per dare un nuovo tono ambientale all’intero quartiere;
-è il mezzo per recuperare una coscienza sociale e urbana.
Lo spazio pubblico deve essere al contempo luogo dell’ozio e del gioco organizzato della collettività, nonché elemento fondamentale per il consolidamento dell’identità del quartiere.
… Ogni scuola, ogni centro culturale, ogni biblioteca, ogni attrezzatura sportiva che si sono costruiti, hanno modificato più radicalmente il quartiere che qualsiasi altro Piano Regolatore o Piano Particolareggiato
… È necessario quindi abbandonare la visione ‘metafisica’ della città e porre attenzione invece al comportamento e alle esigenze reali dei cittadini …
Evidentemente un approccio del genere necessita non solo di progetti puntuali ben localizzati, ma anche e soprattutto di realizzazioni ben concluse, che siano in grado di produrre effetti osmotici nell’intorno.

AAPU 7 Lungoirno, ‘Parco Pinocchio’ sull’area delle ottocentesche Terme Campione

In tal senso viene quindi immediatamente posto il tema della qualità degli interventi, da far realizzare dai migliori professionisti, che porterà alla stagione dei concorsi internazionali inaugurata nel 1997 dal concorso d’idee per il centro storico.
Si prevede quindi di iniziare a definire delle Aree di Attuazione Puntuale Urbanistica (AAPU), ovvero ambiti con una identità propria e coerente.Vengono pertanto predisposti i progetti urbani per 11 AAPU.
Il primo grande intervento attuabile era l’AAPU Lungoirno, asse urbano che collega la periferia al centro, lungo il quale sono stati, nel corso degli anni, individuati degli interventi estremamente significativi, in corso di attuazione (la Cittadella Giudiziaria di D. Chipperfield sull’area dell’ex scalo ferroviario, un albergo di N. Pagliara sull’area di sedime dell’ex cementificio, alla foce del fiume e, di recente, gli interventi di riqualificazione delle aree dismesse, tra cui spicca uno a firma di M. Fuksas), o già completati (parco e chiesa). È da registrare inoltre nella l’AAPU n. 6 – Litoranea Orientale, l’avvio dei lavori del Palazzetto dello Sport, progettato da Tobia Scarpa ed E. Maiorino, vincitori di un concorso internazionale. E ancora nelle AAPU nn. 9-10 – Italia Europa Mariconda sono stati realizzati un un parco urbano,
interventi di arredo e vari interventi di ‘monumentalizzazione della
periferia’.
Altra zona oggetto di importanti interventi (‘periferia’ anch’essa a causa del degrado fisico e sociale) è stato il centro storico, rivitalizzato attraverso il Programma d’Iniziativa Comunitaria Urban, con il quale è stato possibile attuare interventi materiali e immateriali, rivolti al recupero, al miglioramento della sicurezza e della vivibilità, alla creazione
di poli culturali. Non viene inoltre trascurato il problema della mobilità, con la Linea Metropolita, la cui realizzazione tuttavia è stata bloccata da problemi burocratici di varia natura.
Ed è recente la pubblicazione dei concorsi internazionali ‘Porta est’ e ‘Porta ovest’, oltre alla gara per la progettazione del ‘Fronte del Mare’, uno degli ambiti prioritari, oggetto già di attenti studi da parte di O. Bohigas nell’ambito della progettazione urbana delle AAPU.

AAPU 9-10, la Monumentalizzazione della periferia
(progettista M. Dell’Acqua)
AAPU 7 Lungoirno, Modello della Cittadella Giudiziaria
(progettisti D. Chipperfield e F. Izzo)

In sintesi si evidenziano i significativi risultati conseguiti:
– aver ridato centralità alla città e al progetto;
– aver operato numerose demolizioni e interventi di grandi e piccole dimensioni;
– un innalzamento della qualità della vita nelle aree più degradate;
– aver saputo dare una forte immagine a livello nazionale alla città, attraverso i concorsi internazionali;
– aver saputo ridare simboli in cui identificarsi alla città.
Tuttavia, accanto ai rilevanti risultati raggiunti, si evidenziano delle criticità, di seguito descritte:
– gli interventi delle grandi star creano dissonanze in un tessuto già caotico e privo di identità architettonica;
– la qualità media degli interventi privati recenti è di basso livello, o comunque non al passo con la città europea prefigurata da Bohigas e dall’amministrazione comunale;

AAPU 7 Lungoirno, Cantiere
della Cittadella Giudiziaria

– sul piano economico non si registrano miglioramenti. Piuttosto preoccupa la scarsa capacità di attrarre i grandi investitori, e le elevate quotazioni del mercato immobiliare, che incentiva la ricerca della rendita piuttosto che la competitività del sistema produttivo;
– c’è una evidente difficoltà nella valutazione degli impatti sull’ambiente procedendo per somma di singoli interventi;
– si registrano ritardi nell’attuazione degli interventi programmati, dovuti a problemi amministrativi, a mancanza di risorse o a contenziosi con le imprese;
– si conferma il processo di espulsione dei ceti deboli dalla città;
– si registra un aumento della mobilità, dovuto alla forte attrattività del centro.

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Archeoclub d’Italia
movimento di opinione pubblica
al servizio dei beni culturali e ambientali

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