AIPi, l’ambiente cucina nella casa variabile, ADI: 19° compasso d’oro

Tratto da:
Cucina bella e buona N°77
Editoriale
DiBaio Editore

Ancora una volta abbiamo raccolto per voi le ultime proposte dei più importanti appuntamenti fieristici di questo periodo: il Macef 2001 di Milano, il Cersaie di Bologna, Abitare il Tempo di Verona, fondamentali per individuare i trend abitativi più attuali. Sempre attenti alle novità, vi presentiamo anche alcuni progetti di cucine, nati nell’ambito dell’ A.I.P.I., in collaborazione con il Politecnico di Milano. Una nota va alle aziende e ai designers insigniti del prestigioso premio il “Compasso d’oro”. Agli amanti della cucina, in senso “gastronomico”, è dedicata una rassegna sui migliori dolci della tradizione legata alle feste. Infine, il consueto percorso attraverso le case più belle da cui trarre idee, affiancate dai nostri suggerimenti sulle migliori ditte per i rivestimenti in ceramica, per i mobili da cucina, per porte, finestre e pareti in vetrocemento. Stefano Cappello

1. Progetto F.A.T.A. 2. Progetto ETNICA

L’ambiente cucina nella “Casa Variabile ”
I progetti del Politecnico di Milano. Di Giampietro Sacchi Presidente AIPI.

Nel tracciare le linee guida per la casa Variabile l’AIPi ha voluto puntare l’attenzione sull’ergonomia, la multisensorialità, l’antropologia, la psicologia e sociologia, la teoria del colore e la tecnologia. Elementi e discipline importanti per poter delineare un quadro il più possibile completo sul costruire “l’abitare” contemporaneo. E’ importane sottolineare che a monte dei progetti è stato compiuta un’analisi approfondita dei prodotti/sistemi che concorrono a definire una delle funzioni loro assegnate, osservandoli e restituendo una lettura da punti di vista differenziati che coinvolgono: l’evoluzione storica e gli scenari, i caratteri morfologici e tecnici del prodotto, le relazioni tra il prodotto e lo spazio, il processo produttivo e la tecnologia, le relazioni con il mercato di riferimento. E si è puntato, in particolare, sulla necessità di affrontare i problemi di spazio, ricorrendo ad oggetti polifunzionali che garantiscono diversi utilizzi con pochi elementi attraverso l’applicazione di concetti come la trasformazione, la modularità e la composizione. I progetti qui presentati hanno preso di mira l’ambiente cucina risolvendo problemi specifici, legati all’handicapo alle diverse culture culinarie con idee stimolanti.

L’Associazione Italiana Progettisti in architettura d’interni (AIPi), nasce nel 1969, unendo i professionisti che svolgono, quale unica o prevalente attività, la progettazione relativa all’architettura d’interni. L’attività portata avanti dei responsabili del Direttivo e dalle commissioni di lavoro interne, consiste in varie iniziative volte sia agli associati sia alle istituzioni, alle scuole di settore e alle università. Un costruttivo dinamismo caratterizzato da convegni, mostre e concorsi, dibattiti e azioni propositive concretizza l’impegno dell’AIPi per: iniziative volte ad ottenere un formale riconoscimento della professione, regolamentazione delle condizioni generali della professione, determinazione e aggiornamento di tariffe professionali, raggiungimento di un’assistenza previdenziale e mutualistica, collaborazione con autorità e associazioni italiane e straniere, promozione di mostre a carattere nazionale e internazionale per la valorizzazione delle opere e dei loro autori, partecipazione a manifestazioni e congressi a carattere nazionale e internazionale, incontri con aziende del settore che si qualificano per l’impegno culturale. L’AIPi ha strette relazioni con l’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e l’IIDD (Istituto Italiano Design e Disability) ed è membro associato di IFI (International Federation of Interior architects), ECIA (European Council of Interior Architects), BEDA (Bureau of European Designers Association). Per informazioni, AIPi ha sede a Milano in via Borgazzi 4, tel. 02/58310243.

3. Progetto UP&DOWN 4. Progetto BLANCO LIFT

Il primo progetto chiamato F.A.T.A., come acronimo dei quattro elementi fuoco, aria, terra, acqua, raggruppa e allo stesso divide una vera e propria cucina in un isola suddivisa in quattro funzioni. Fuochi. lavello piano d’appoggio mensole e contenitori vari ben integrati tra loro danno vita ad un piacevolissimo oggetto che nasconde e integra gli impianti elettrici, idraulici e del gas.Lo stelo superiore ed i quattro “petali” nascondono un aspiratore ed un depuratore d’aria.
UP&DOWN
è un piano cottura ad altezza variabile e girevole, molto utile per portatori di handicap. I comandi del meccanismo sono facilmente raggiungibili e di facile utilizzo.Il piano girevole facilita l’operazione più difficile per chi ha difficoltà motorie, cioè quella di accedere ai fuochi posteriori Una risposta valida ad un problema molto sentito.
BLANCO LIFT nasce dall’idea di nascondere i pensili, sfruttando lo spazio vuoto dei lavelli. Il risultato è un blocco cucina innovativo che una volta richiuso completamente, presenta un unico e pratico piano di appoggio.
ETNICA ed i suoi accessori permettono di utilizzare il piano cottura per cucinare secondo metodi occidentali ed orientali, senza l’ausilio di pentole o cestelli. I piani intercambiabili la trasformano velocemente per soddisfare tutte le esigenze culinarie e tutte le culture.

 

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