Acerra


DIOCESI DI CUNEO
L’arte e il design per il culto, un concorso di idee

Il 30 settembre 2005 l’Icsid, International Council of Societies of Industrial Design, ha conferito alla città di Torino la nomina a prima World Design Capital, riconoscendo alla città di Torino e al territorio piemontese un ruolo cruciale a livello internazionale. Il territorio è contraddistinto da numerose eccellenze nel design. Oggi è impegnato in uno sforzo che rinnova l’immagine di Torino da città industriale a città europea, in cui lo sviluppo si basa sul binomio di innovazione e creatività, a partire da una solida tradizione nell’imprenditorialità e nella progettazione.
Cogliendo questa sfida, la città di Torino è fiera di essere "beta-tester" del programma World Design Capital, promosso dall’International Design Alliance (Ida) e condotto dall’Icsid: un titolo che non ha precedenti nella storia e che viene accolto come grande occasione per disegnare nuove vie di sviluppo per il territorio. Dal 1 gennaio 2008, quindi, Torino è entrata ufficialmente nell’Anno Mondiale del Design e lo sarà per un anno intero, con oltre 200 eventi a calendario distribuiti sul territorio piemontese.
In questa occasione anche Cuneo e la sua Diocesi farà la sua parte con il primo Concorso internazionale di Arte Sacra, per ripensare l’oggettistica sacra, ideato dalla giovane Fondazione San Michele Onlus.

S.E. Mons. Giuseppe
Cavallotto, Vescovo di Cuneo.
Don Luca Favretto, responsabile
Beni Culturali Ecclesiastici.

Già da anni, dal 2001, la Diocesi di Cuneo si è attivata per dare vita a un sistema culturale che integri e conferisca valore alle strutture archivistiche, bibliotecarie e museali. Si è così costituita una rete che collega un archivio, una biblioteca e 15 sedi espositive aperte al pubblico. Con tale iniziativa la Diocesi mira a valorizzare il proprio patrimonio di beni ecclesiastici e a sensibilizzare il pubblico sul loro pregio artistico e sulla loro importanza liturgica, offrendo
in pari tempo alcune chiavi interpretative sulla storia civile e religiosa della città e del territorio.
Il design coniuga estetica e funzionalità e negli oggetti liturgici è anche veicolo del "sacro".
Ripensare agli oggetti del culto è una sfida che travalica gli abituali confini del design industriale, a confronto con la spiritualità e nella rivisitazione di canoni estetici plurisecolari.
In questa prima edizione si tratterà del calice e degli oggetti liturgici.
Deisign è il titolo del progetto culturale rivolto a valorizzare tutte le espressioni spirituali, culturali, storiche ed emozionali dell’arte sacra, principalmente attraverso il museo diocesano e gli itinerari turistico religiosi della rete
archivistica, bibliotecaria e museale. Questo evento comprenderà non solo un concorso internazionale, a cui si potrà accedere tramite bando scaricabile dal sito www.deisign.it, ma una mostra e un ciclo di congressi e giornate di studio che coinvolgeranno grandi scuole di design e di liturgia. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate, tramite bando appunto, entro il 26 marzo 2008.
Per ulteriori informazioni: www.deisign.it

DIOCESI DI OPPIDO-PALMI
Concluso l’inventario

La Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi ha chiuso per prima in Calabria l’inventario informatizzato dei beni artistici. Una minuziosa ricerca effettuata presso ben 150 chiese della Diocesi ha permesso di identificare 7414 opere d’arte (statue, gruppi scultorei, dipinti, argenti, parati e paramenti) individuando 326 autori tra i quali alcuni noti (Gagini, Mazzolo, ecc.), altri sconosciuti ma in ogni caso artisti di grande sensibilità, creatività, capacità e finezza. Per presentare il minuzioso lavoro e consegnarlo alle istituzioni preposte alla tutela dei beni è stato organizzato un convegno presso l’aula magna del palazzo degli Uffici Pastorali della Diocesi di Gioia Tauro (edificio confiscato alla mafia in cui da poco ha sede l’Istituto Teologico Pastorale Giovanni XXIII) che ha visto una larga partecipazione di pubblico e di addetti ai lavori provenienti da altre diocesi calabresi.
Bellezza & Fede è il titolo dato all’iniziativa, che ha visto la partecipazione di Don Stefano Russo, direttore dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici della CEI, S.E. Mons. Luigi Renzo, Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea e delegato
della Conferenza Episcopale Calabra per i BB.CC.EE., del Prof. Mons. Timothy Verdon, storico dell’arte sacra, della D.ssa Lucia Loiacono, storico dell’arte che ha relazionato su “Il patrimonio storico-artistico della Diocesi di Oppido-Palmi”. Dopo un breve saluto del sindaco di Gioia Tauro, Giorgio Torrione, del Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici di Calabria, Scalpellini e della D.ssa Lico, della Soprintendenza ai Beni Artistici della Calabria, l’Ing. Paolo Martino, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i BB.CC.EE., ha introdotto i lavori illustrando la puntuale opera svolta per la
schedatura dall’equipe composta da Lucia Loiacono e Rosanna Cartisano; da Maria Teresa Casella, per l’informatizzazione e da Franco Menonte e Annamaria Esposito per la fotografia.
Ha presieduto e concluso i lavori S.E. Mons. Luciano Bux, vescovo di Oppido-Palmi, che ha evocato “l’emozione continua nello scoprire questa straordinaria eredità di fede e religiosità che il popolo cristiano della Piana ci ha lasciato”.

Arch. Renato Laganà

Il convegno di Napoli.

DIOCESI DI ACERRA
Una giornata di st
udio all’Università di Napoli

"L’architettura contemporanea al servizio dello spazio sacro": questo il titolo della Giornata di Studio del 28 febbraio 2008 a Napoli, presso l’Università Federico II, organizzata dalla Diocesi di Acerra.
Un’iniziativa che ha destato interesse e richiamato un vasto pubblico non solo dal Napoletano, ma anche da Sicilia e altre regioni.
"L’obiettivo – spiega l’Ing. Gustavo Arbellino, dell’Ufficio Edilizia di Culto di Acerra – era di replicare qui quanto a noi delegati diocesani hanno insegnato Don Giuseppe Russo e Don Stefano Russo, responsabili del Servizio nazionale Edilizia di Culto e dell’Ufficio nazionale Beni Culturali della CEI".
Anzitutto un’opera di sensibilizzazione culturale che ha messo in evidenza la grande volontà di tutte le Diocesi campane di organizzarsi e promuovere insieme iniziative utili in materia e la sensibilità del mondo universitario che benché tanto distante dalla materia mette a disposizione della Chiesa le sue enormi potenzialità.

 

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