A macchina o a mano: un concerto per tutti

Partendo dal progetto originale dell’arch. Ettore Vio, Fagan Campane ha svolto la costruzione della torre campanaria nella sua completezza, eseguendo la parte strutturale della torre, la fornitura del concerto di nove bronzi, la parte impiantistica, meccanica ed elettrica, nonché l’originale orologio esterno. Per la parte strutturale si è calcolato (in collaborazione con l’Ing. Gian Antonio Mazzocchin) lo sforzo statico e dinamico del concerto campanario da installare e di conseguenza il dimensionamento della struttura, portata a progetto esecutivo con accorgimenti tali da poter supportare gli sforzi dell’insieme. Dall’idea iniziale di sei campane, nel corso dei calcoli esecutivi, i bronzi sono diventati nove, per l’entusiasmo di Mons. Antonino Villanova, dei collaboratori e della comunità parrocchiale. Applicando tecniche di costruzione innovative, con analisi ed esame dei costi, Fagan Campane è riuscita a contenere l’impegno economico senza minimamente intaccare la sua qualità di prim’ordine.

Vista zenitale della struttura in parte
mascherata sul fronte.
Le campane, azionabili a motore o a
mano.

I 9 bronzi del concerto sono: diam. cm. 133 peso kg. 1290 nota RE; diam. cm. 117 peso kg. 0928 nota MI; diam. cm. 104 peso kg. 0588 nota SOLb; diam. cm. 098 peso kg. 0532 nota SOL; diam. cm. 086 peso kg. 0384 nota LA; diam. cm. 077 peso kg. 0257 nota SI; diam. cm. 068 peso kg. 0184 nota REb; diam. cm. 064 peso kg. 0148 nota RE; diam. cm. 057 peso kg. 0104 nota MI. Il concerto, con sistema di suono "semi/ambrosiano", risuona maestoso fino alla valle sottostante. Questo imponente complesso è dotato, oltre che del suono automatico (a comando computerizzato) anche del cosiddetto “DOPPIO SISTEMA a concerto”. Questo “DOPPIO SISTEMA” (brevettato da Fagan Campane) rende possibile la movimentazione elettrica computerizzata delle campane (con suono a distesa o concerto alla veronese o a bocca rovesciata) oppure quella manuale: mediante un dispositivo la meccanica di oscillazione delle campane viene isolata dai motori e quindi, con predisposizione di fune, i bronzi possono essere suonati, in modo tradizionale, da gruppi di appassionati campanari (vere e proprie associazioni), che ancor oggi eseguono il suono a corda, cimentandosi in concerti musicali davvero entusiasmanti, meritevoli di trovare spazio per quest’arte antica che sembra rivivere una nuova stagione. Mons. Antonino Villanova, accogliendo questa variante innovativa, concede nuovo spazio a questa espressione musicale, dimostrando la sua sensibilità a questa passione artistica, così come
la dimostra la Fagan Campane che proprio per queste ragioni ha studiato e brevettato il modo per non chiudere il cammino all’arte campanaria, anzi per schiuderle nuovi orizzonti.

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