A Fukuoka, in Giappone


A Fukuoka, sulla costa settentrionale del Giappone

Nel regno del Sol Levante un’abitazione raffinata, dal fascino rarefatto e discreto, oscilla tra il gusto moderno di forme e materiali e il richiamo silenzioso di tradizioni millenarie.

In the kingdom of the Rising Sun, this elegant home with its sublime and discreet appeal wavers between modern shapes and materials and the silent lure of a millenary tradition

Progetto di Kazuhiko Oishi Architecture Atelier
Servizio e testi di Ginevra De Colibus
Foto di Kouji Okamoto

Nel pomeriggio del primo marzo 1933 l’architetto tedesco Bruno Taut e la moglie Erica lasciano precipitosamente Berlino. Inclusi in una "lista nera" di oppositori al regime, i due passano in Svizzera e da qui organizzano il viaggio che li porterà fino in Giappone. L’anno dopo Taut pubblica il saggio dal titolo “Il Giappone visto con occhi europei” nel quale riporta
ricordi e impressioni del suo primo anno nell’impero del Sol Levante. Due capitoli sono interamente dedicati alla villa imperiale di Katsura – di cui ancora oggi è considerato a buon diritto lo scopritore – poichè quell’architettura “spoglia e pura, innocente come un bimbo, appagamento di nostalgia d’oggi” lo aveva commosso profondamente: l’architetto
moderno cede al fascino di luoghi che raccontano usi e tradizioni millenari.

In the afternoon of 1 March 1933, German architect Bruno Taut and his wife Erica hastily left Berlin. Included on the ‘black list’ of opponents to the regime, the couple made their way to Switzerland from where they organised their journey that took them all the way to Japan. The following year Taut published a book entitled ‘Japan in the eyes of Europeans’, in which he talked about memories and impressions of his first year in the Empire of the Rising Sun.

APPUNTI DI VIAGGIO
Popoloso e modernissimo capoluogo della prefettura
di Fukuoka, situata sulla costa settentrionale
dell’isola di Kyushu, la città di Fukuoka
è poco conosciuta dai turisti internazionali, ma
offre affascinanti tracce di antica storia giapponese.
Su tutte lo splendido Giardino Yusentei,
voluto da Tsugutaaka Kuroda, sesto daimyo
della città, che fece sviluppare armoniosi percorsi
verdi attorno ad una grande fontana e a
un delizioso padiglione riservato alla cerimonia
del tè. Un’ultima curiosità: il 20 dicembre
1994, Frank Sinatra scelse il Fukuoka Dome
per l’ultimo concerto della sua carriera.

Simbiosi interno ed esterno

Diafane pareti in vetro lasciano che la natura entri a far parte della casa mentre il soffice
tappeto del soggiorno sembra voler proseguire quello erboso del giardino.

La casa realizzata a Fukuoka suscita, oggi, le stesse emozioni descritte allora da Taut. Ha un fascino disarmante: forme pure ed elegantissime, diafane pareti in vetro, spazi vuoti ed essenziali che si colorano rigorosamente di delicate tinte di bianco.

Two whole chapters were dedicated to the imperial villa of Katsura – which he is rightly considered to be the discoverer of – because its architecture ‘unadorned and pure, as innocent as a child, which satisfies the longing we have today’ had moved him profoundly.

In queste pagine, il soggiorno è stretto tra due ampi setti in cemento a vista ortogonali, da un lato, a una parete attrezzata trattata a intonaco e, dall’altro, ad una parete vetrata aperta sul giardino.
Gli arredi hanno un design elegante ed essenziale: sul morbido tappeto beige che copre il parquet in legno sbiancato trova posto un elegante divano in tessuto grigio antracite di BeB Italia design ravvivato da cuscini a pois colorati.

On these pages, the living room is contained between two thick cement walls, which are on one side at right angles to a fitted wall with rendering and, on the other, to a glass wall that opens onto the garden. Furniture has an
elegant, no-frills design: positioned on the soft beige rug that covers the parquet in whitened wood is an elegant sofa in anthracite grey fabric by BeB Italia design, livened up by coloured polka-dot cushions.

In queste pagine, il fronte sul giardino dell’abitazione realizzata nella periferia residenziale di Fukuoka dagli architetti dello studio Kazuhiko Oishi Architecture.
Un’ esile parete vetrata, sulla quale si slancia un’ampia e scenografica copertura in ferro, separa il raffinato soggiorno dal piccolo, intimo giardino.

On these pages, the facade looking over the garden of the residence built in the residential suburbs of Fukuoka by the
architect’s studio Kazuhiko Oishi Architecture.
A slender glass wall, with its thick and spectacular metal cover, separates the elegant living room from the small, private garden.

CEMENTO A VISTA
A lungo relegato a svolgere solo funzione strutturale, nella casa di Fukuoka il calcestruzzo a vista diventa elemento estetico. In questi casi un’at
tenta esecuzione è fondamentale: come casseforme si utilizzano pannelli di compensato, che possono essere reimpiegati più volte, ai quali viene applicato uno strato di rivestimento in resine sintetiche che garantiscono superfici perfettamente lisce, piacevoli al tatto e alla vista.

Taglio architettonico con uno sguardo alla domotica

All’imbrunire la casa si popola di luci e ombre che, attraverso il sofisticato sistema di quinte e pareti vetrate, disegnano sempre nuove e delicate sfumature di colore.

Realizzata dai progettisti dello studio Kazuhiko Oishi Architecture in un quartiere residenziale di Fukuoka, popolosa città delle costa settentrionale dell’isola di Kyushu, la casa ha forma di “L” e abbraccia al suo interno un piccolo, intimo giardino.
Il lungo fronte su strada, che ospita gli ambienti di servizio, la cucina, la sala da pranzo e la stanza del tè, si incastra a 90 gradi in un corpo più piccolo e più largo nel quale trovano posto il bel soggiorno aperto verso il giardino e le camere da letto.
Come spesso accade nelle abitazioni giapponesi, il fronte sulla strada è quasi completamente cieco: la casa sembra negarsi alla città per svelarsi pienamente solo nel privato, dove ampie, trasparenti pareti in vetro si aprono verso il giardino.
All’interno le stanze sono essenziali e raffinatissime, l’arredo è ridotto al minimo indispensabile mentre sottili pareti, caratterizzate da tagli e sapienti bucature o porte scorrevoli in vetro satinato opaco, separano gli spazi e creano un sistema di quinte che giocano con le luci e le ombre naturali e artificiali. I colori di arredi e finiture sono chiari, luminosi, quasi eterei: tutte le sfumature del bianco e del beige arredano con grazia le stanze.

LUCE E DESIGN
I sofisticati corpi illuminanti della casa a Fukuoka sono stati scelti con raffinata competenza. È un piccolo catalogo di buon design: le lampade a sospensione “Aurea” disegnate da Santachiara per FontanaArte illuminano il tavolo da pranzo; la lampada “Uovo” dell’archivio storico di FontanaArte e la piccola “Miss K”, disegnata da Philippe Starck per Flos, arredano il disimpegno e la scala che conduce al secondo livello; la Tolomeo di De Lucchi e Fassina per Artemide, infine, fanno da abat-jour per le camere da letto.

In queste pagine, un bel tavolo con piano in legno e piede in acciaio verniciato e sedie in acciaio e tessuto rappresentano l’unica nota di colore nella candida e luminosa zona pranzo. Qui, come del resto in tutti gli ambienti della
zona giorno, sottili setti murari interrotti da tagli o sapienti bucature separano i diversi ambienti e creano un sistema di
sofisticate quinte che all’imbrunire, allorchè entra in funzione il sistema di illuminazione artificiale, giocano con luci e ombre e disegnano sulle pareti bianche diverse, delicate sfumature di colore.

On this page, an attractive table with wood top, painted steel legs, and chairs in steel and fabric provide the only touch of colour to this candid and resplendent dining area. Here, as with all the living areas, slender partitions interrupted by strategic openings separate the various rooms and create a sophisticated system of screens which, at dusk, when the artificial lighting system comes on, create an interplay of lights and shadows, designing on the walls of various whites delicate shades of colour.

La cucina è moderna e funzionale, ha dimensioni ridotte, ma è studiata in ogni più piccolo dettaglio.
L’acciaio che caratterizza elettrodomestici e finiture riveste anche la parete che separa la zona cottura da
quella dedicata al pranzo.
The small kitchen is modern, functional, and carefully designed down to the last detail.
The steel of the household appliances and finishings is also used as a facing for the wall that separates the cooking
area from the dining area.

The modern architect had given in to the lure of sites that spoke of millenary customs and traditions.
The Fukuoka house today conjures up the same emotions described by Taut. It has a disarming appeal:
pure and elegant forms, glass walls, and uncluttered spaces coloured using only delicate shades of white.

L’essenzialità dei volumi…

Le stanze, intime e silenziose, si colorano di tutte le diverse, delicatissime
tonalità del bianco e del beige

Parquet in legno sbiancato, pareti, infissi e finiture colorati di bianco o lasciati in cemento a vista e pochi, essenziali mobili dal design inconfondibilmente occidentale riempiono con discrezione stanze nelle quali il vuoto è valore positivo, retaggio di tradizioni millenarie, sinonimo di sobrietà, armonia, pace interiore, equilibrio. La casa di Fukuoka è senza dubbio un’architettura moderna e funzionale che si contraddistingue per superfici pulite, volumi puri, ardite strutture in cemento o in ferro, ma ha anche un’anima antica e sapiente: le stanze sono intime e ovattate, hanno un fascino silenzioso che ricorda la quiete e l’armonia di cui parlava Okakura Kakuzo descrivendo il rito del tè.
Del resto, come sottolinea Manfredo Tafuri, l’architettura giapponese moderna riesce a rovesciare il problema della continuità con la storia: "La continuità con la tradizione non è un pregiudizio di partenza, ma un possibile punto di arrivo, misura con cui gli antichi valori potranno essere recuperati nelle nuove forme di convive
nza".

…in armonia all’essenzialità degli arredi

Scorci degli ambienti più intimi e privati della casa. La scala che conduce al piano superiore, le camere da letto e il bagno conservano i colori delicati e soffici che caratterizzano il resto dell’abitazione.

On these pages, view of the more intimate and private rooms of the house. The staircase that leads to the floor
above, the bedrooms and the bathroom keep the soft and delicate hues of the rest of the residence.

PARETI IN VETRO
La casa di Fukuoka offre diverse affascinanti soluzioni di pareti e porte scorrevoli in vetro opaco o trasparente. È una scelta di grande eleganza formale che regala grazia e leggerezza agli ambienti. Porte, finestre e ampie pareti vetrate si aprono sul piccolo giardino interno, illuminando gli ambienti della casa. Nelle stanze della zona giorno pareti scorrevoli in vetro satinato opaco sostituiscono le tradizionali porte in legno e carta di riso, conferendo intimità e fascino agli ambienti che separano, mentre nell’ampio bagno padronale sottili lastre trasparenti dividono lo spazio che ospita l’angolo doccia e la vasca di acqua termale dalla toilet e dalle specchiere.

On this page, an attractive table with wood top, painted steel legs, and chairs in steel and fabric provide the
only touch of colour to this candid and resplendent dining area. Here, as with all the living areas, slender partitions interrupted by strategic openings separate the various rooms and create a sophisticated system of screens which, at dusk, when the artificial lighting system comes on, create an interplay of lights and shadows, designing on the walls of various whites delicate shades of colour. A whitened wood parquet, bare cement walls, fixtures and furnishings coloured white, and unadorned furniture of evidently western design discreetly fill rooms that consider emptiness a value, the heritage of millenary traditions, synonymous with sobriety, harmony, inner peace, and balance. The architectural design of the house in Fukuoka is evidently modern and functional. Its distinctive features include clean surfaces, pure volumes, bold iron and cement structures, and an old and wise spirit: rooms are intimate and hushed; they have a silent appeal reminiscent of the peace and harmony mentioned by Okakura Kakuzo in his description of the tea ritual.
Furthermore, as Manfredo Tafuri points out, modern Japanese architecture manages to turn the problem of continuity with history on its head: ‘continuity with tradition is not an issue at the start, but a possible point of arrival, the measure with which former values can be salvaged in new forms of coexistence’.

 

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